Buone notizie per il recupero del Teatro Romano. Il progetto esecutivo, dopo molte traversie, è stato finalmente affidato ad un architetto di fama internazionale: Salvador Perez Arroyo; sarà infatti lui, a guidare il gruppo di tecnici che avranno il compito di riportare alla luce l’antica cavea, permettendo il recupero funzionale della struttura.
Il gruppo dovrà rifarsi allo studio di fattibilità approvato dal consiglio comunale nel 2012 che finalmente potrà essere messo in pratica. Con la scelta dell’archistar spagnolo, si conclude così un lungo e tormentato percorso durato due anni con l’esclusione di ben quattro gruppi di lavoro per motivi burocratici, un problema che aveva fatto temere per la realizzazione del progetto, rimasto per tanti anni inattuato.
Per il recupero funzionale si dovranno prima abbattere i due caseggiati, Adamoli e Salvoni, che incombono sul Teatro, sarà questo uno degli interventi principali da realizzare, offrendo un nuovo e suggestivo colpo d’occhio al monumento, che, nonostante le tante difficoltà, è molto amato non solo dai teramani ma anche dai turisti.
Purtroppo risulta difficile da visitare, perché è spesso chiuso ed è anche “vittima” del parcheggio selvaggio delle auto in sosta sul percorso ciclopedonale creato a ridosso del teatro proprio per consentire a tutti di portelo ammirare.
Intanto si lavora anche per i finanziamenti: una delegazione formata da Marco Pannella, Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Vincenzo di Nanna dei Radicali, insieme a Teramo Nostra, con Piero Chiarini e Alberto Melarangelo, al sindaco Maurizio Brucchi e a Manola Di Pasquale del Pd, è stata nei giorni scorsi a Roma per incontrare il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (nella foto). L’obiettivo era quello di ottenere la conferma di un importante stanziamento, promesso dall’ex ministro Lorenzo Ornaghi,che nel 2012, annunciò la disponibilità di un milione e mezzo di euro che, insieme alle analoghe somme stanziate da Regione e Fondazione Tercas, avrebbe completato i 4 milioni e mezzo necessari per recuperare la cavea del teatro e renderla fruibile.
La brutta notizia è che, a quanto pare, di fatto lo stanziamento annunciato da Ornaghi non c’è, o meglio, non c’è più. “Franceschini e il suo direttore hanno detto che faranno una verifica”, riferisce il sindaco Maurizio Brucchi, “comunque sono soddisfatto, l’incontro è stato positivo, con i chiari di luna attuali il ministro avrebbe benissimo potuto dirci che i soldi non ci sono e invece si è impegnato a darceli”.
La delegazione invitato Franceschini a recarsi quanto prima a Teramo “per verificare di persona l’importanza del recupero di quest’opera dall’immenso valore storico e architettonico”. E’ probabile che già a settembre il ministro possa venire a Teramo per ammirare l’unicità del Teatro Romano da recuperare.