Il progetto è di Paolo Fresu che ha voluto fortemente L’Aquila come palcoscenico. Il 6 settembre la città sarà una nuova Woodstock, questa volta però del jazz. Seicento musicisti, a partire dallo stesso Fresu direttore artistico, 100 concerti, 20 postazioni e 12 ore ininterrotte di note.
Un evento unico per la musica italiana e internazionale, che per un giorno riunirà grandi maestri e nuovi talenti, band e orchestre, ovvero Il jazz italiano per L’Aquila, tutti insieme e a titolo gratuito in una maratona di concerti con gran finale in piazza Duomo.
Un atto di solidarietà verso la città colpita dal sisma, ma anche un’occasione per “il meglio del nostro jazz – spiega il ministrpo Franceschini – Un fenomeno che non è di nicchia, ma di eccellenza a livello internazionale, anche se troppo a lungo non lo abbiamo valorizzato abbastanza”.
L’idea nasce dall’esperienza dello scorso anno del Buskers Festival di Ferrara, che portò a L’Aquila la sua anteprima. Dalle 12 alle 24, si suonerà davvero ovunque, in 20 postazioni disseminate tra le gru dei cantieri e i monumenti che stanno tornando a vivere. Un percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, che comprende anche la basilica di S. Bernardino, la Fontana delle 99 cannelle, il Chiostro di S. Domenico.
“Anche per noi è l’occasione per suonare insieme e magari creare nuove collaborazioni”, spiega Paolo Fresu, che si esibirà con lo storico Quintetto Italiano.
La giornata, realizzata in collaborazione tra il Comune e il Mibact, con il sostegno della Siae e Puglia Sounds, sarà seguita da Radio Rai e Rai 5 (speciale Ghiaccio bollente in prima serata il 26 settembre) e anticipata dalla Partita del cuore del 5 settembre allo stadio Tommaso Fattori.