Orrore a Bruxelles, la voce degli abruzzesi


Commemorazione strage Bruxelles

Orrore a Bruxelles. Erano le 8 del mattino del 22 marzo quando due kamikaze si sono fatti esplodere provocando una devastazione a l’aeroporto di Bruxelles Zaventem, un attentato brutale che è costata la vita a 32 persone e 270 feriti; un’ora dopo altre due bombe sono esplose in centro, alle fermate della metro di Maelbeek e Schuman, vicino al palazzo delle Istituzioni europee. Mentre le immagini scorrono il pensiero corre agli oltre 40 mila abruzzesi che sono dislocati tra Liegi, La Louviere e Charleroi, in quest’ultimo centro, a 40 km da Bruxelles, la maggior parte dei residenti sono italiani per lo più abruzzesi. Levino Di Placido, ambasciatore degli Abruzzesi nel mondo in Belgio, ci racconta di come le decine di migliaia di Abruzzesi in Belgio stiano vivendo queste ore.

Levino Di Placido, ambasciatore degli abruzzesi in Belgio
Levino Di Placido, ambasciatore degli abruzzesi in Belgio

“I nostri corregionali, i veri abruzzesi dell’emigrazione del 1950 stanno fuori Bruxelles – racconta l’Ambasciatore Levino Di Placido – nelle città come Charleroi Mons La Louvriere Liège (Regione Wallonia) Limboug Genk Massmechelen (Regione Fiamminga), invece nella (Regione Bruxelles Capitale) gli abruzzesi che vivono (pochi) sono d’emigrazione di lavoro nelle istituzioni Europee o altro anche con poco di sensibilità verso gli altri abruzzesi che vivono in Periferia. Comunque oramai il clima é peggiorato, – afferma l’ambasciatore – tutto é sotto controllo al livello di sicurezza 4/4 ma il sogno di avere la pace non é finito, dicendo questo vuol dire che bisogna cercare di non essere al posto giusto al momento giusto. Da oggi si vive sopravvivendo con la storia del 13 novembre a Parigi e del 22 marzo a Bruxelles. Al momento dell’attentato mi trovavo in ufficio, ho seguito tutta la situazione tramite la tv che diffonde 24/24 e ho cercato di contattare per avere notizie degli abruzzesi che conosco su Bruxelles ma tutte le linee telefoniche erano esaurite.” Oltre all’ambasciatore dell’Abruzzo in Belgio, anche l’eurodeputata Daniela Aiuto ( M5s) si trovava a Bruxelles, al momento degli attentati e dall’ansa si legge: “ devo rientrare in Italia, ma non ho intenzione di prendere voli, quindi rientrerò in automobile. Io avevo prenotato per mercoledì un volo dall’Aeroporto di Zaventem, ma l’ho annullato. Siamo bloccati qui con colleghi di altri gruppi, collaboratori e assistenti- dice l’eurodeputata – Appena possibile partiamo”.