85 musicisti sul palco per “Haia”, inno alla vita.
Una grande serata di musica a titolo benefico è in programma venerdì 22 aprile al Flaiano di Pescara. Una kermesse stile etnico che nasce dal connubio tra jazz e Africa, un vero e proprio inno alla vita per l’orfanotrofio “Casa Marco” in Togo, gestito dalla onlus “Marco Di Martino” di Pescara. Questi tra i componenti della performance musicale: Arsene Duevi voce, chitarra e basso elettrico; Roberto Zanisi cumbus e bouzuki; Tetè Da Silveira djembè e tamburi ad acqua; Seydou Dao djembè e tamburo parlante; Giovanni Falzone tromba e effetti umani e con la partecipazione dei SuperCori e di Piero Delle Monache sax.

“Quando la solidarietà ha la musica come strumento è sempre bellissimo – così il sindaco di Pescara Marco Alessandrini – siamo curiosi di capire come si potranno omaggiare artisti come De Andrè e Bob Marley attraverso in chiave africana. I tempi sono difficili e credo che e la musica sia sempre un ottimo strumento per aggregare e sensibilizzare ai grandi temi”.
“Si tratta di un’iniziativa nata per la buona volontà di Marco Fumo e con l’ausilio dell’associazione Di Martino – afferma il consigliere Tonino Natarellia nome dell’associazione – Il fine è quello di dare un contributo importante per l’orfanotrofio che l’associazione ha in Togo. Prevalentemente si lavora in Angola, dove vanno avanti grossi progetti, fra cui uno in sinergia con l’istituto zooprofilattico di Teramo per la mappatura dei bovini di importo pari a circa 30 milioni di dollari. Oggi la struttura ospita 50 bambini. Li segue fino all’adolescenza e cerca di inserirli nel mondo del lavoro, provvedendo anche alla formazione professionale”.
“Arsene Duevi ha formato un coro di italiani trasformandolo in un vero e proprio coro africano – spiega Marco Fumo, rappresentante dell’associazione Di Martino – Lui è in Italia ma ha mantenuto le sue tradizioni e si è anche accostato alla musica che ha trovato qui. Assisteremo a versioni speciali di Bob Marley e De Andrè, ma anche jazz che segna l’avvicinamento fra varie culture e il progetto è arrivato ad hoc perché il disco è stato concluso il mese scorso e il progetto comincerà a girare. A proposito di jazz ci sarà anche il nostro Piero Delle Monache, un tassello importante per la serata, saprà un ospite speciale per dare il suo contributo con la sua musica alla causa”.
Arsene Duevi, lo sciamano dell’Africa nera che per oltre un decennio ha fatto cantare in un dialetto africano, l’Ewè, più di 3000 persone, propone il suo nuovo progetto: si tratta di un inno alla multiculturalità, alla ricchezza dello scambio. Arsene si racconta con canzoni intrise di proverbi africani, citazioni e omaggi a Fabrizio De Andrè e Bob Marley, in ben tre lingue.
Il messaggio è un invito che parte dalla sua storia personale di giovane migrante: scegli la vita, non farti usare dai soldi, non darti per vinto mai, lasciati abbracciare, alzati e canta, fai sentire la tua voce in un mare di voci. Accanto alla sua voce calda e nera, un SuperCoro di circa 80 elementi e i compagni inseparabili di questo lungo viaggio: Giovanni Falzone, Roberto Zanisi, Tetè Da Silveira e Seydou Dao per un imponente inno alla vita. Uno spettacolo organizzato da Jam&s.