Pescara, ripescato un cadavere in mare


Capitaneria di porto

Stava pescando in mare aperto come di consueto l’Indomita, un’imbarcazione da pesca, quando nella rete, unitamente al solito pescato, è finito un cadavere in avanzato stato di decomposizione.

E’ stato recuperato nella notte in mare un corpo, con grande turbamento dei pescatori protagonisti della macabra scoperta: nelle reti era finito un cadavere ridotto a scheletro per l’avanzato stato di decomposizione e il tempo di permanenza nell’acqua. Tant’è che è stato impossibile individuare persino il sesso della vittima. Il peschereccio pescarese, “Indomita”, si trovava all’incirca a 16 miglia dalla costa quando, vicino alla mezzanotte, ha lanciato l’allarme alla Capitaneria di Porto, immediatamente intervenuta con una motovedetta, per poi scortare l’imbarcazione fino in porto. Qui la salma è stata sottoposta alle prime analisi da parte del patologo prima di essere trasportato in obitorio. Al momento il caso è sotto la competenza dell’autorità giudiziaria.