Maltempo a Pineto: le strategie d’intervento della Regione.
La situazione di emergenza maltempo che ha colpito Pineto ha evidenziato alcuni aspetti sottolineati dal sottosegretario regionale delegato alla Protezione Civile Mazzocca, promotore e coordinatore di una riunione operativa sulle strategie d’intervento. Fondamentale e necessario, in primis, da parte dei Comuni, predisporre il proprio piano di Protezione civile in grado di concretizzare le misure a salvaguardia della popolazione e il superamento dell’emergenza.
Come spiega il sottosegretario in una nota, diversi Comuni, fra cui Pineto, presentano un Piano datato – quello di Pineto risale al 2008 – e non ancora aggiornato, nonostante le diverse sollecitazioni della Regione per tramite del Centro Funzionale d’Abruzzo. Si è, dunque, disposto l’immediato aggiornamento del piano da parte delle strutture comunali con il supporto gratuito del Cfa, sia per agevolare il Comune nel rispetto di un importante obbligo di legge ma anche al fine di aggiornare il piano alle recenti acquisizioni normative inerenti il settore idraulico (Direttiva europea 2007/60/Ce, aggiornamento del Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni).
Inoltre, Comune di Pineto è stato inserito nel progetto europeo “Life Primes” (Preventing flooding risk by making resilient communities – Prevenire il rischio alluvioni rendendo le comunità resilienti), cui aderiscono le Regioni Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna (coordinatrice) e l’Università Politecnica delle Marche.
“Il Progetto – spiega Mazzocca – mira a costruire comunità ‘resilienti’ attraverso il loro pieno coinvolgimento e la loro partecipazione attiva nelle operazioni di ‘allertamento’ e di prevenzione dei rischi di inondazione. In particolare, obiettivo del progetto è ridurre i danni causati al territorio e alla popolazione da eventi come piene, alluvioni e mareggiate, fenomeni meteorologici intensi sempre più frequenti, così come si è verificato in questi giorni. Verranno pertanto messe in atto iniziative che vedranno il coinvolgimento diretto della popolazione, come esercitazioni e seminari. Scerne di Pineto è stata scelta come località pilota, proprio per le criticità che periodicamente si trova ad affrontare a causa del fiume Vomano ma anche del Torrente Calvano, che vanno ad interessare aree fortemente urbanizzate nelle quali troviamo attività ricettive, abitazioni ed attività produttive. In occasione dell’incontro di presentazione del progetto, svoltosi presso la sede comunale il 19 maggio u.s., il centro funzionale si è nuovamente impegnato a fornire tutto il supporto occorrente inviando, al contempo, il materiale necessario”.
Sono stati, infine, affrontati il problema del ristoro dei danni sia in relazione alle prime stime sia alle relative modalità procedimentali, ed il tema inerente la necessità di programmare un idoneo piano di manutenzione di talune infrastrutture sul territorio.
Degna di nota la testimonianza di un proprietario di agriturismo in zona Foggetta che sottolinea una delle cause più importanti delle ripercussioni avute a valle e sul litorale pineta sud – area parco marino – che con ordinanza del Sindaco è stato interdetto il passaggio di mezzi e pedoni per l’alta pericolosità: “A mente fredda l’altro abbiamo assistito alla più pericolosa esondazione del torrente Foggetta che io ricordi. A parte i ben noti problemi – cementificazione, mancanza di manutenzione, acqua non regimata dalla vallata, ponte della rotonda sottodimensionato – ieri c’è stato un fattore nuovo e pericolosissimo che ha amplificato il fenomeno. Almeno tre laghetti collinari hanno tracimano dagli sfioratori o dall’argine portando l’ondata di piena.
Questi laghetti collinari, una volta usati per irrigazione e attualmente non più utilizzati per tale scopo, sono delle vere e proprie bombe sopra le nostre teste, ed in caso di rottura anche parziale degli argini, possono avere delle conseguenze nefaste sulle persone e cose a valle. Ne sanno qualcosa i vigili e l’assessore Traini che si sono trovati con l’auto in panne in piena esondazione e che con molta fortuna sono riusciti a trovare rifugio su di un albero. Per questo mi appello al Sindaco e a tutte le forze politiche affinchè si trovi una soluzione per mettere in sicurezza i laghetti collinari disseminati su tutto il territorio e scongiurare, per quanto umanamente possibile, questo pericolo.”