Il partenariato costituito da 33 Comuni del Basso Sangro-Trigno ha presentato al presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso e all’assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo un ampio progetto che passa attraverso turismo, mobilità, istruzione e servizi digitali della pubblica amministrazione rivolti alle imprese.
Il progetto è inserito tra gli interventi previsti dalla “Strategia regionale per le Aree interne” finanziabili con la programmazione dei fondi europei del Fesr, Fse e Feasr, a cui la Regione dovrebbe aggiungere una quota di cofinanziamento pari a 2 milioni di euro. L’investimento complessivo previsto tocca gli 8 milioni di euro e sosterrà le seguenti azioni: un milione di euro per il potenziamento dei percorsi di mobilità dolce; un milione e 500mila euro per il sostegno alle imprese agricole per sviluppare filiere di qualità; 2 milioni di euro per il sostegno alle attività turistiche; un milione e 300mila euro per il sostegno ai sistemi produttivi territoriali; un milione e 400mila euro come dote di comunità; 800mila euro per il miglioramento dell’offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale; 250mila euro per i servizi digitali della pubblica amministrazione verso cittadini e imprese.
“Come Regione – ha commentato D’Alfonso – siamo pronti a compiere tutti gli atti di nostra competenza per facilitare la concretizzazione di questa iniziativa, che ha il pregio fondamentale di aver assemblato municipalità diverse su un obiettivo che si fonda non sui troni, ma sui progetti e i risultati. L’idea di tematizzare gli interventi, procedendo per aree omogenee e perimetrando dati e aspettative, ne fanno un progetto pilota per tutte le aree interne: una sorta di laboratorio in cui sperimentare nuove modalità di intervento operative”.
Il partenariato ha chiesto a D’Alfonso di sostenere anche il progetto per la costruzione di un polo scolastico all’avanguardia, che concentrerà in un’unica struttura i plessi di Carunchio, Castelguidone, Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni, Roccaspinalveti, Torrebruna, Dogliola, Palmoli e Tufillo. L’investimento per la sua realizzazione è di 6 milioni di euro.
“Ho già preso contatti con i vertici del ministero dell’Istruzione – ha concluso il presidente – e ho avuto la disponibilità a prendere in considerazione l’iniziativa, che non si esaurisce solo nella costruzione di una scuola ma scommette su un nuovo modo di fare didattica, che potrà far nascere nei ragazzi la consapevolezza di quelle che sono le peculiarità del territorio, dando loro le competenze per farlo crescere”.