Con una perla di Cuadrado, la Juventus si aggiudica la 169esima edizione del derby d’Italia. L’Inter interrompe così la striscia positiva di sette risultati utili consecutivi. Tutto è stato deciso sul finire del primo tempo, quando Cuadrado lascia partire un missile dai 45 metri imprendibile per Handanovic.
Nella supersfida contro l’Inter, Allegri si affida di nuovo al 4-5-1 con Buffon tra i pali, difesa a quattro composta da Licksteiner e A. Sandro esterni; Bonucci e Chiellini sono i centrali. Sulla mediana del campo agiscono Khedira e Pjanic, mentre gli altre centrocampisti sono: Cuadrado, Dybala e Mandzukic a supporto di Higuain.
L’Inter di Pioli risponde con il classico 3-4-1-2 con Handanovic tra i pali, difesa a tre con: Miranda, Medel e Murillo. La linea di centrocampo interista è formata da Gagliardini e Brozovic mediani; D’Ambrosio e Candreva sono gli esterni con Joao
La partita inizia subito con un ritmo intenso, Dybala in acrobazia ad impegnare l’attento Handanovic. E’ sempre Dybala a deliziare il pubblico, suo il sinistro delicato che colpisce di poco la traversa.
La squadra nerazzurra ci prova e, dagli sviluppi di un corner, per poco non trova il vantaggio con una bella girata di Gagliardini; l’Inter prende fiducia e con il trascorrere dei minuti acquisiscono fiducia, ci pensa Joao Mario che sfiora il palo alla destra di Buffon. Mandzukic di testa risparmia Handanovic. Zero soste. Icardi con un tocco di destro spaventa Buffon.
Il portiere nerazzurro si supera su una punizione di Pjanic. Ma, poco dopo, è una prodezza di Cuadrado a portare in vantaggio Madama: destro potente e preciso a fulminare l’estremo difensore interista.
Nella ripresa non cambia la partita la Juventus è sempre proiettata a fare la partita, Inter è attenta a chiudere gli spazi e sempre pronta a ripartire. Higuain inventa, Pjanic spreca: Handanovic nuovamente protagonista.
Protagonista nel secondo tempo, sono le sostituzioni operate da entrambe le squadre per ridare fiato a qualche elemento che ha speso troppo. Handanovic respinge una sassata di Higuain. Nei minuti di recupero Perisic viene espulso per proteste nei confronti con l’arbitro. La partita termina con la Juventus che consolida il primato.
Commenti finali
Al termine della partita, il tecnico bianconero Allegri commenta così la gara: «E’ stata una partita molto bella, di altissimo livello. Per qualità del gioco, e dei singoli visti in campo, il livello era da semifinale di Champions e, proprio per andare avanti a questo livello, bisogna giocare tecnicamente in questo modo. Nel primo tempo abbiamo preso qualche ripartenza e concesso qualcosa, ma nel secondo abbiamo rischiato poco o niente, creando tante occasioni ma senza riuscire a chiuderla. Avevamo di fronte un ottimo avversario: fortunatamente per noi sono partiti un po’ in ritardo, ma l’Inter, come organico, aveva tutto per lottare per lo scudetto».
«Dobbiamo fare un passo alla volta: per vincere le partite serve innanzitutto ordine e ci sono momenti in cui velocizziamo troppo, anche oggi nel primo tempo abbiamo concesso qualche palla gol, pur avendone create parecchie. Bisogna migliorare ancora, quest’anno ci attende una sfida davvero bella, e se vogliamo arrivare in fondo alla Champions serve maggiore padronanza del gioco e della palla, a maggior ragione schierando più giocatori offensivi. Ogni tanto sbagliamo ancora qualche tempo di gioco, ma siamo sulla strada giusta. Ovviamente questo non vuol dire che abbiamo abbandonato il vecchio sistema di gioco, perché qualcuno ogni tanto deve anche riposare. Se ho giocatori che hanno caratteristiche tali da consentirmi di giocare così, allora giochiamo così… Se invece ne scelgo altri, con altre caratteristiche, è possibile che non si possa giocare col 4-2-3-1. Il calcio è molto semplice ed è fatto di caratteristiche di giocatori: non è soltanto questione di moduli, parlare unicamente di numeri sarebbe riduttivo. Mercoledì contro il Crotone bisognerà fare punti e riposerà qualcuno, ho una rosa importante e posso fare girare».
«Tutti i ragazzi hanno dato tanto. Dybala è uscito, ma poteva tranquillamente restare ancora in campo… Era uscito Lichtsteiner, e avevo bisogno di centimetri, quindi ho inserito Rugani. Chiellini ha giocato una partita straordinaria, anche Bonucci ha fatto bene, e sta crescendo tantissimo. Abbiamo dimostrato anche una buona condizione fisica, considerato anche nel secondo tempo continuavamo a correre. Marchisio non è ancora nella condizione ottimale, ma tra un mese lo sarà: oggi ha lavorato bene e sono contento».
«Quest’anno, se si vince il campionato, lo si vince con quattro punti di vantaggio, perché le altre squadre, Napoli e Roma, arriveranno sopra quota 85. La Champions League non è un’ossessione, quando sono arrivato alla Juventus si sperava di passare il primo turno, forse ero matto ma io ero convinto che con quella squadra si potesse arrivare in finale e così è stato. Abbiamo la consapevolezza di poter alzare l’asticella, l’autostima giusta per raggiungere il nostro traguardo. Bisogna migliorare ancora, già per battere il Porto, squadra abituata a disputare questo tipo di gare».