Accendiamo Il Medioevo: conclusa la quinta edizione


sgarbi a Penne

L’evento Accendiamo il Medioevo, alla sua quinta edizione, ha riscosso un incredibile successo di pubblico esaltando i luoghi medioevali, dai borghi alle torri, dai Castelli alle chiese, dalle Abbazie ai Chiostri. Un evento che ha permesso una conoscenza ed una valorizzazione di un Patrimonio molte volte non considerato o vissuto nella normalità della vita quotidiana e invece di grande importanza ed interesse.

Ha dichiarato a questo proposito il Direttore Artistico, Federico Moccia: “Quest’anno Accendiamo il medioevo è stato veramente sorprendente, sono state moltissime le persone che hanno partecipato. Gli spettacoli sono stati vivi, interessanti e stimolanti. Io credo che questa idea di Licio Di Biase sia il modo giusto per vivere al meglio la bellezza dei borghi e soprattutto delle molte chiese che derivano dal medioevo e che non vanno dimenticate. La bellezza di alcuni scorci unici dell’Abruzzo meritano l’attenzione e l’amore degli italiani e degli stranieri, ma soprattutto ciò che mi ha veramente sorpreso è stato come ogni minimo dettaglio diventi uno spunto per qualcosa di bello, uno spettacolo, un momento di cultura che non accende solo il medioevo ma anche il nostro desiderio a volte dimenticato di essere circondati dalla bellezza.”

Il Direttore organizzativo, Licio Di Biase, ha sottolineato: “Un evento, giunto alla quinta edizione, che ha riscosso una grande attenzione del pubblico, della critica, del mondo culturale, ma, cosa importante, una grande maturità delle istituzioni. Sindaci, assessori, consiglieri molti in prima fila a sostenere l’iniziativa, sempre più nell’interesse culturale della Regione e del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri. Questa edizione è stata caratterizzata da una famosa frase di Marcel Proust: “La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli” Ecco, con Accendiamo il Medioevo abbiamo voluto dimostrare che c’è un pezzo di territorio e di opinione pubblica che sa apprezzare e conservare questo grande Patrimonio. E per questa grande operazione ringraziamo tutti i protagonisti che hanno partecipato alle trenta serate, dal 2 luglio al 2 agosto e ricordiamo soprattutto: Federico Moccia, direttore artistico, Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, Mogol e Angelo Valori, Tommaso Cascella, Renato Minore, Piero Mazzocchetti, Rossana Casale, Vincenzo Olivieri, Milo Vallone, Paolo Mastri, il gruppo teatrale “Indaco Teatrogiovani di Federica Vicino, Mila Cantagallo, l’Associazione Paganini e Maurizio Di Fulvio, Mimmo Sarchiapone, il Quartetto Davì, la nuova Compagnia della Scaletta e tanti altri amici, che hanno creduto nel progetto”.