Riceviamo dai sindacati e pubblichiamo:
Com’è noto la crisi dell’automotive che attanaglia l’intero paese sta creando delle ripercussioni gravissime sull’occupazione del settore. Mentre si discute a livello nazionale della crisi metalmeccanica che potrebbe rappresentare per i territori d’Abruzzo la perdita di una fetta importantissima del PIL reginale (circa il 18%), a livello locale si fa mielina e, tranne qualche timido tentativo da parte della politica regionale che è intervenuta sul tema, a livello territoriale siamo lasciati all’abbandono da parte della politica e da tutti gli attori che orbitano o anno voce sul settore. Vieppiù che per quanto attiene l’indotto del comparto metalmeccanico non viene spesa una singola parola e i lavoratori del comparto logistico e dei servizi industriali sono completamente lasciati in balia degli eventi.
Il caso di specie che vi proponiamo è quello dell’appalto di pulimento della Magneti Marelli di Sulmona già in affanno da tempo ed in contratto di solidarietà. Apprendiamo qualche giorno fa e attraverso indiscrezioni che l’attuale società che detiene l’appalto lascerà il posto ad un’altra. Prontamente chiediamo lumi sulla questione e ci si risponde a mezzo mail che verrà attivata la procedura di licenziamento collettivo. Troviamo grave, in un contesto di crisi da definirsi oramai atavica che l’azienda Service Key, visti i buoni rapporti industriali costruiti nel tempo, ci tenga all’oscuro di tematiche che potrebbero avere un impatto devastante sulla forza lavoro. Riteniamo altresì gravissimo che la politica locale, vista la crisi generale che stiamo subendo da anni sul tema dell’occupazione non posi il cappello sulle questioni di questo settore e non spenda una singola parola sul tema e su quanto da tempo sta accadendo sul territorio Sulmonese. Consideriamo altresì grave che Magneti Marelli abbia ritenuto opportuno non coinvolgere le parti sociali del settore visto che è perfettamente a conoscenza della condizione attuale in cui versa il settore del pulimento. Avremmo gradito, quantomeno a titolo informativo, un coinvolgimento preventivo delle OO.SS.LL.
SI comprenda che non ci stiamo a rimanere silenti se un settore, un territorio, lavoratori e famiglie abruzzesi vengono lasciate all’abbandono da tutti ed è con forza che rivendichiamo il ruolo dei corpi intermedi e chiediamo alla politica di intervenire affinché non si perda un singolo posto di lavoro.