Asd Atletica L’Aquila: lo sport di tutti


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Trentasette anni e non sentirli. L’Asd atletica L’A­quila, stella d’argento del Coni nazionale al merito sportivo, in un trentennio ne ha fatte e viste mol­te. A cominciare da questo ultimo anno sociale in cui i giovanissimi e promettenti atleti hanno vinto di tutto: 5 titoli regionali di cui tre in­dividuali e due di squadra, una medaglia d’ar­gen­to in­dividuale, 4 me­daglie di bronzo individuale e una di squadra.

Importantis­simi sono stati, inoltre, i risul­tati  di due promesse dell’atletica italiana ai Cam­pionati italiani Indoor di  Samuele Puca e Ludo­vica Clemen­tini (quinto posto entrambi rispettivamente nei 400 metri piani e nei 60 metri piani) e il 6° posto ai Cam­pionati italiani Junio­res di Rieti di Lu­dovica Cle­men­tini sui 100 mt.

Insomma tante soddisfazioni unite a un altro grande traguardo iniziato solo lo scorso anno, quello di aver creato una saura fortissima di ben 26 special olympics. Ventisei ragazzi speciali che, grazie agli al­lenatori e a tutto il team di questa società, special an­ch’essa, in poco tempo han­no raggiunto traguar­di successi insperati e  non solo nel campo sportivo. Sono ragazzi che grazie al­lo sport hanno preso co­scien­za delle loro potenzialità, sono riusciti a inserirsi e a socializzare e so­prat­tutto hanno inviato un percorso di vita insieme a tanti loro coetanei.

“Per me è stato bellissimo – ci dice Federica Nar­dec­chia una ragazza down che ha vinto tantissime medaglie in questi ultimi mesi – lo sport e le gare adesso sono una parte fondamentale della mia vita. Con Corrado e Paola (Fi­schione e Aroma­tario ri­spettivamente presidente e dirigente) mi sento in famiglia ed ho trovato un am­biente se­reno e rispettoso di tutte le diversità”. Diversità che fanno la ricchezza di questa associazione che per molti ra­gazzi è diventata una se­conda famiglia, soprattutto dopo il sisma del 2009. Quel­l’anno è stato lo spartiacque anche per l’Atletica L’Aquila, la linea di confine da dove ripartire anche senza più nulla.

“Abbiamo ricominciato già ad ottobre 2009 – ci dice il presidente Corrado Fischione – grazie all’aiuto di tante società e tanti amici in Italia; poi ci siamo rimboccati le maniche e insieme ai nostri tesserati e e alle loro famiglie abbiamo cercato di ridare un luogo per ricominciare ad allenarci e abbiamo vo­luto ricominciare proprio dal nostro luogo il campo di atletica di piazza d’Armi che nel frattempo era di­ventata la più grande tendopoli dell’emergenza post terremoto. Eppure ce l’ab­biamo fatta. A guardare in­dietro mi chiedo come, in­vece oggi abbiamo il cam­po nuovo e tantissime attività, abbiamo portato in cit­tà l’Avon Running, la corsa di Miguel che è di­ventata anche di Michela (Michela Rossi una triathleta morta la notte del 6 a­pri­le sotto le macerie del­la sua casa in centro storico), ab­biamo ripreso tutti i nostri ap-pun­tamenti so­prattutto quel­li con le scuole. Perché – con­clude Cor­ra­do – il nostro pri­mo im­pegno è stato ed è oggi, a sei anni di distanza da quella tragica notte, ag­gre­gare e dare ai giovani un ambiente sano e solidale in cui crescere e diventare uo­mini”.

Così oggi grazie a tanta solidarietà, grazie al lavoro di tutti i dirigenti di questo sodalizio sportivo, da non dimenticare l’attività culturale portata avanti da Pao­la Aromatario con la pubblicazione di libri il cui ri­cavato va a beneficio della società, con l’organizzazio-ne ogni anno del congresso dei Sociologi e con la pubblicazione da tre anni a qu­esta parte della rivista Qua­derni in Mutazione che vuo­le essere una termometro dei grandi cambiamenti che il territorio aquilano sta attraversando, l’Atleti­ca L’Aqui-la è una realtà più forte e viva che mai. Punto di riferimento per tanti giovani aquilani, speciali neon, che in un non luogo come la loro città hanno potuto trovare e ritrovare il loro punto di riferimento.

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