Prima furono i cellulari, banditi dall’allora preside del liceo Scientifico Vitruvio Pollione, Angelo Bernardino, poi i pantaloni a vita bassa, al quale lo stesso dirigente scolastico dichiarò guerra, suscitando polemiche tra gli studenti e clamore sui mezzi di comunicazione nazionale.
Oggi, a far discutere, sono invece i tacchi alti, croce e delizia di quasi tutte le donne, che sono stati vietati dalla preside dell’Iis Majorana di Avezzano, Anna Amanzi, sia alle studentesse che alle docenti dell’Istituto marsicano.
All’origine del provvedimento, che vieta tutte le calzature non adeguate a garantire una sicura stabilità, in particolare quelle con tacco superiore a quattro centimetri, l’applicazione del decreto legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il dirigente scolastico, la cui presa di posizione sta facendo molto discutere studentesse, insegnanti e genitori, ha motivato la decisione con la constatazione che il territorio marsicano è ad alto rischio sismico e, dunque, in caso di scossa di terremoto, i tacchi potrebbero ostacolare i movimenti di chi li indossa, rappresentando un pericolo.
“La scuola è una comunità educante” ha chiarito tuttavia la preside “e qualora non ci fosse il rispetto di queste direttive sulla sicurezza scatterebbe un richiamo verbale, nessuna sanzione”.