Amori resilienti, al Matta la rassegna sui sentimenti violati


Locandina_Amori-Resilienti

Parte oggi la rassegna “Amori Resilienti. Controcultura dei sentimenti violati”, a cura dell’associazione La Formica Viola, con il patrocinio del Comune di Pescara, con la proiezione del film Il rosa nudo, di Giovanni Coda, alle ore 21.00 presso lo spazio Matta.

“Dopo settimane e mesi di discussione e scontri su diritti civili e teorie di genere, questa rassegna pone riflessioni importanti – ha affermato l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – Amori resilienti è incentrata su diritti troppo a lungo negati e lo fa affrontando l’argomento attraverso il cinema e la letteratura, ovvero persone che hanno voluto mettere a servizio i propri valori e la propri sensibilità culturale trasmettendo su quelli che sono i propri canali espressivi spunti e confronti alla base delle battaglie degli ultimi tempi. Per questo abbiamo dato vita a tre giorni molto intensi al Matta di Pescara in tre momenti diversi in cui questi temi saranno trattati nel modo migliore e con l’attenzione che ognuno di questi richiede, grazie all’attività di un’associazione giovanissima, ma molto apprezzata proprio per la sensibilità delle cose che mette in campo e offre al pubblico”.

Gli altri appuntamenti della rassegna propongono, sempre al Matta, Amuri, spettacolo teatrale con Alberta Cipriani e Alessandro Piavani, per la regia di Maria Francesca Finzi, l’8 marzo alle 21, e Abusi, un insieme di performance teatrale, reading e proiezioni a cura della Compagnia dei Merli Bianchi, il 13 marzo alle 21.

“Questa è la prima rassegna culturale come associazione Formica Viola che facciamo – spiega Davide Silvestri – associazione è nata a maggio e con questo primo evento focalizziamo l’attenzione sul tema della resilienza, concetto che ci sta molto a cuore, che è quello di progredire affrontando problemi e situazioni che ci inducono a maturare, ad andare avanti. In tre giornate tratteremo temi forti, quali quelli legati alle conseguenze di amori laceranti, violenza di genere e storie di varia discriminazione che esistono nella nostra realtà e che ognuno dei lavori che saranno spunto della riflessione tratta in modo singolare”.

Il progetto verte sul tema degli amori laceranti e straordinari allo stesso tempo, i quali, nonostante la loro profonda drammaticità, riescono a far emergere risorse personali spesso inesplorate e a far giungere a inaspettati percorsi di autoaffermazione. L’amore, quello violato dall’invisibilità, dalle prescrizioni e dal conformismo, diventa lo scenario di un cambiamento grazie a cui viene restituito valore alla soggettività e riscatto sociale.

“La resilienza descrive la capacità straordinaria che abbiamo di superare gli ostacoli e trasformarli in occasione di cambiamento – aggiunge Francesca Fadda – La battaglia è trasformarli in anticorpi attraverso l’arte e dare spazi e valore adeguato ai temi affrontati. La resilienza ci consente di evolvere a livello plurale. La rassegna nasce dopo aver preso atto che c’è bisogno di parlare di questi argomenti, soprattutto a scuola dove si avverte la maggiore difficoltà ad esprimerli. In questo momento storico è difficile entrare nelle scuole e introdurre questo fattore educativo, per cui abbiamo pensato di sensibilizzare gli adulti e usare gli strumenti adeguati per offrire un confronto necessario su sessualità, affettività e sentimenti. Lo facciamo come associazione che ha una formazione psicologica e sociale e quindi aperta a questa dialettica”.

Attraverso il teatro e il cinema, l’evento si propone come uno spunto per  attivare fattori di resilienza nel contesto culturale, sviluppando la consapevolezza emotiva e cognitiva di quei meccanismi sociali percepiti come un ostacolo al riconoscimento di sentimenti, identità e diritti. Consapevolezza, coscienza civile, relazioni orientate al rispetto possono diventare quelle barriere protettive in grado di ridurre i rischi di discriminazione e violenza e promuovere una cultura dell’accoglienza.