Nella giornata di oggi, sabato 12 marzo, nelle principali strade cittadine del centro di Pescara, gli operatori del CedaP saranno a disposizione degli utenti, per fornire informazioni inerenti ai disturbi del comportamento alimentare, in vista della Giornata Nazionale del fiocchetto lilla, in programma il 15 marzo.
L’intento del CedaP, promotore della giornata con la presidenza del Consiglio comunale è quello di promuovere la consapevolezza “dal basso” ed arrivare là dove i media non riescono. Lo slogan sarà Troppo vuoto per sentirsi pieni – Troppo pieno per non sentirsi vuoti.
L’iniziativa è stata presentata dal presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli, dal presidente del CedaP Francesca Vallescura, dall’ideatore della campagna Andrea Crusco e dalla vice presidente del Consiglio Lola Gabriella Berardi.
“L’iniziativa parte da un padre che a marzo del 2011 ha visto morire la propria figlia di bulimia all’età di 17 anni e che, come presidente dell’Associazione Mi nutro di vita di Genova, ha dato vita alla prima Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, simbolo della delicata fragilità di questa condizione giovanile – così ha spiegato il presidente del Consiglio Antonio Blasioli – il suo intento dopo la morte della ragazza, è che ognuno può fare qualcosa perché ciò non avvenga. Per questo accompagniamo la giovane vita del CedaP sin da quando nel 2014 è nato. Quando Francesca Vallescura e Andrea Crusco hanno sollecitato la presidenza con questo evento, la risposta è stata subito sì, perché tali patologie sono molto meno scontate di in tempo e perché possono portare alla morte: oggi circa 10.000 famiglie abruzzesi affrontano tale problema, così abbiamo voluto trattarlo non in modo scientifico, ma cercando di colpire l’impatto della malattia, rendendolo visibile nella città: una “guerrilla” così si chiama nel mondo dell’immagine l’esperimento di sabato, per anticipare la giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare che si terrà invece il 15 marzo”.
“Abbiamo voluto far vivere alla città i disturbi alimentari – ha sottolineato Francesca Vallescura presidente CedaP – di questi si parla in modo univoco, come se fossero causati dalle cose tipo la moda o da una relazione problematica con la madre e basta, invece le dinamiche sono più complesse. Quello che posso dirvi è che le anoressiche sono del tutto interessate alla moda e non vogliono affatto fare le modelle. Ciò che noi del CedaP vogliamo fare è mostrare il disturbo, con un piatto troppo vuoto o troppo pieno, affiancato a delle bacheche dove ci saranno anche delle persone seguite dal Cedap che distribuiranno materiale sia fotografico che scritto per fare entrare l’osservatore nella realtà nuda, cruda e, talvolta, violenta di questa patologia.
Sull’Abruzzo è difficile stabilire statistiche certe, perché ci sono anche disturbi sotto soglia, che però rientrano nella patologia: la prevalenza è del 3% la bulimia; da 0 a 3% per l’anoressia; dell’1% per il disturbo da alimentazione incontrollata.
Siamo nati nel 2014 e abbiamo iniziato subito dentro le scuole un’opera di informazione con sportelli dedicati al disturbo alimentare. Da lì si è ampliato e il campo e abbiamo creato un’associazione con cui ci occupiamo di disturbi alimentari a 360 gradi, trattando anche le famiglie, perché questa e restano malattie che hanno il più alto tasso di mortalità fra le patologie psichiatriche, perché coinvolgono il corpo e lo debellano. È importante che le famiglie collaborino e soprattutto chiedano aiuto per affrontare una cosa più grande di loro”.
“Sabato saremo a disposizione per dare e ricevere informazioni – ha aggiunto Andrea Crusco, ideatore della campagna – portiamo noi la problematica in mezzo alla gente. Le persone si troveranno nelle vie del centro un tavolo con i piatti pieni o vuoti di chi soffre tali patologie e recherà i due slogan su anoressia e bulimia per suscitare una reazione: sarà interessante assistere a tali reazioni, in base al livello di coinvolgimento. Dalle 10 alle 19 di oggi, sabato, saremo su corso Umberto, all’incrocio con via Firenze e in via Cesare Battisti”.
“Una sensibilizzazione importante perché sono patologie purtroppo diffusissime – ha concluso la vice presidente del Consiglio, Lola Gabriella Berardi – La problematica investe una grande fetta della popolazione e ben vengano le campagne di sensibilizzazione, se questo fa emergere il problema, per affidarlo a chi può affrontarlo insieme alle famiglie”