Una storia di squallore e perversione che si ripete a Pescara. Stava scontando una condanna di 14 anni con un grave capo di imputazione, violenza sessuale su minori, quando, beneficiando degli arresti domiciliari per motivi di salute nel 2015, Antonio Cocchiaro, 88enne già noto alle cronache per simili reati, aveva usato nuovamente violenza sessuale ai danni di un minore di 5 anni. Ad aggravare l’episodio già pervaso di perdizione, anche il consenso allo snaturato rapporto da parte del padre 25enne del bimbo, in cambio di un piccolo corrispettivo in denaro. Le indagini sono state compiute dalla Squadra Mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana. Ora, Cocchiaro è accusato di violenza sessuale aggravata continuata. Il Gip del Tribunale di Pescara ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per il padre del bimbo.