Fiume Pescara: scoperto scarico fognario a Villa Raspa


Guardia Costiera durante l'ispezione

Tra le fonti di inquinamento del fiume Pescara, segnalata anche la presenza di un grosso scarico diretto fognario presso Villa Raspa di Spoltore. L’accertamento è frutto della campagna di tutela ambientale della Capitaneria di porto di Pescara che, dalla decorsa stagione estiva la  sta monitorando l’intero alveo del Fiume Pescara per individuare quali siano le principali fonti d’inquinamento del porto e del mare. Dopo i sequestri che uomini della Guardia Costiera hanno eseguito venerdì scorso sui depuratori di Manoppello e Lettomanoppello – Santa Liberata, è già stata segnalata alla competente Autorità Giudiziaria la presenza di uno scarico diretto fognario, di grossa portata, in località Villa Raspa di Spoltore.

Durante il sorvolo di un tratto del Fiume Pescara un elicottero del 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera, aveva rilevato, attraverso il proprio avanzato sistema di scoperta elettro-ottico che permette una a scansione all’infrarosso del territorio/acque marittime sorvolate una differenza di temperatura tra i reflui provenienti da un collettore di scarico ed il Fosso del Seminario, corpo idrico ricettore, quest’ultimo successivamente direttamente convogliato sul Fiume Pescara.

L’anomalia, prontamente segnalata, veniva quindi analizzata ed investigata dagli uomini del Nucleo di Polizia Marittima della Capitaneria di porto che eseguivano immediati campionamenti dei reflui immessi attraverso la predetta condotta sul fosso, rilevando un notevole superamento dei limiti suggeriti dal Testo Unico Ambientale.

A seguito della segnalazione della Guardia costiera, sono intervenuti i tecnici dell’Aca.  Le acque fognarie della condotta ostruita non venivano convogliate al depuratore di Pescara di via Raiale, ma sfociavano direttamente nel fiume attraverso il Fosso del Seminario dove i reflui si sversavano. Lo sversamento era di entità tale che il copioso flusso di reflui aveva già provocato un notevole sgottamento del terreno circostante al pozzetto stesso. A seguito dell’accertamento dei fatti, i responsabili tecnici dell’azienda sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di getto pericoloso di cose ed inquinamento ambientale.