Pescara, exploit ad Avellino


Il capitano Ledian Memushaj

Il Pescara sbanca il Partenio. Seconda vittoria consecutiva per il Pescara, che con una formazione rimaneggiata a causa di squalifiche ed infortuni e senza tifosi al seguito sfodera una prestazione positiva conquistando tre punti preziosi per la classifica scavalcando solo per qualche ora Bari, Cesena, Spezia e Novara tutte a quota 54 punti e, dunque, riprendendosi così per qualche ora il terzo posto in classifica.

Nella partita contro il Pescara, mister Marcolin recupera dalla squalifica Visconti, mentre sono indisponibili gli infortunati Gavazzi e Jidayi oltre al lungodegente Migliorini.

Per quanto concerne lo schema tattico il tecnico irpino si affida ad un 4-4-2 con Frattali tra i pali, difesa a quattro composta da Pisano e Chiosa esterni difensivi, Rea e Biraschi sono i centrali. A centrocampo spazio a D’Angelo che insieme ad Arini formano la coppia mediana, mentre gli esterni sono Insigne a destra e Visconti a sinistra. La coppia offensiva irpina è composta dal duo Castaldo – Mokulu.

Il Pescara è decimato dalle assenze importanti tra squalifiche ed infortuni al Partenio di Avellino, mancano Torreira, Zuparic e Benalì squalificati, mentre Zampano, Crescenzi, Coda, Mazzotta e Campagnaro sono infortunati. Mister Oddo, rimane fedele al suo modulo tattico ovvero il 4-3-2-1 con Aresti in porta, difesa composta da Ventola e Vitturini terzini, Fornasier e Mandragora formano la coppia centrale. A centrocampo spazio a Bruno che agirà sulla linea mediana, mentre Verre e Memushaj sono gli esterni con Pasquato dietro al tandem di attacco Caprari e Lapadula.

Si capisce subito che questa è la serata giusta per il Pescara, con i biancazzurri che fanno la partita mentre l’Avellino è costretto a subire la verve di Lapadula e soci.

Al 34’ il Pescara passa in vantaggio con un gran gol di Caprari che oltrepassa Frattali; i biancazzurri ci sono e al 38’ c’è il raddoppio di Caprari in perfetta posizione regolare, ma invece il primo assistente dell’arbitro lo fa annullare per sospetto fuorigioco.

Il primo tempo si conclude con il Pescara in vantaggio, nella ripresa l’Avellino effettua subito la prima sostituzione con Sbaffo al posto di Visconti, cambio di modulo dal 4-4-2 al 4-3-1-2 ed infatti al 5’ trova il pareggio con Castaldo che con tiro violento rimette la partita in parità. Due minuti più tardi gli irpini sono pericolosi con il pallone che attraversa l’area piccola facendo correre un brivido ad Aresti. Il Pescara comunque c’è è al 12’ ci prova Verre con un tiro da venti metri con Frattali che para in due tempi. Due minuti più tardi il Pescara ritrova la rete del vantaggio con Lapadula che raccoglie di testa un assist di Memushaj; per il bomber sono 21 le reti segnate.

L’Avellino tenta di reagire al 22’ si fa vedere con D’Angelo ma che però trova Aresti in giornata compiendo il miracolo che poi si ripete al 25’ salvando su colpo di testa di Mokulu. Oddo indovina la sostituzione e manda in campo Acosta e Mitrita al posto di Caprari e Pasquato ed è proprio il giocatore rumeno a mettere in rete al 31’ siglando la terza rete per i biancazzurri. Al 37’ Aresti compie un altro miracolo e salva ancora il risultato su conclusione di Sbaffo; due minuti dopo arriva la risposta del Pescara con un tiro di Memushaj con Frattali che devia in corner.

Nei minuti finali l’Avellino prende il palo esterno con l’ex lancianese Paghera, prima del fischio finale che decreta la vittoria del Pescara, il tutto alla viglia di un altro anticipo: un vero e proprio scontro per un posto ai play off promozione, contro il Cesena di mister Drago.

Commenti finali del dopo partita

Al termine della partita contro l’Avellino, mister Oddo è apparso soddisfatto della prestazione offerta dai suoi ragazzi, così ai microfoni di Rete 8 ha dichiarato: “Oggi il doppio cambio è stato vincente. Ma è anche una questione di fortuna. Fa parte del calcio. Far esordire i giovani non mi ha mai fatto paura. Su Ventola ero certo. E’ un ’97. Non ha accusato l’emozione. E’ stata un’impresa. Ho schierato una difesa giovanissima. La mentalità è da sottolineare, sempre propositiva. Quando gli avversari giocano con due punte, la costruzione deve essere fatta a tre. Nella ripresa, ci siamo messi a specchio: 4-3-1-2 con Pasquato tra le linee. Dopo l’ingresso di Acosta e Mitrita, in fase di non possesso mediana a 5″.

Mentre il tecnico dell’Avellino, Marcolin si è presentato in sala stampa con il volto rammaricato è sempre ai microfoni di rete 8 della partita ha detto: “Aresti è stato il migliore in campo. Arrabbiato per il risultato, non per la prestazione. Nel primo tempo, match tattico, direi equilibrato al di là del gol di Caprari. Il Pescara ha un organico di prim’ordine. L’attacco ha fatto la differenza”.

AVELLINO (4-4-2) Frattali, Arini, ( dal  65’st Paghera) Biraschi, D’Angelo, Mokulu, Castaldo, Visconti, ( dal 1’ Sbaffo) Pisano, ( dal 77’st Pucino) Rea, Insigne, Chiosa. A disp: Offredi, Nica, Tavano, Pucino, Joao Silva, Sbaffo, Paghera, D’Attilio, Bastien. All. Marcolin

PESCARA (4-3-2-1) Aresti, Bruno, Fornasier, Memushaj, Pasquato, (dal 71’st Acosta) Lapadula, Caprari, ( dal 70’st Mitrita) Mandragora, Vitturini, Ventola, Verre. ( dal 84’st Selasi) A disp: Fiorillo, Verde, Cocco, Acosta, Selasi, Diamoutene, Mitrita, Cappelluzzo, Milillo. All. Oddo

Arbitro: Ghersini di Genova

Assistenti: Tolfo – D’Apice

IV uomo: Robilotta

Reti: 34’pt Caprari, 49’st Castaldo, 61’st Lapadula, 75’ st Mitrita,

Ammoniti: Castaldo (A) Bruno ( P) Pisano ( A), Acosta ( P) Rea ( A)

Angoli: 3 Avellino, 1 Pescara

Recupero: 1’pt, 3’st

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