Ottavio Palladini: ” Mi auguro che il Pescara vada in A”


Ottavio Palladini

È stato il capitano del Pescara per dieci stagioni, l’idolo indiscusso della curva nord, e senza dubbio anche di qualche allenatore forse per le sue spiccate qualità tecniche e di calciatore tutto cuore e muscoli. Ottavio Palladini, (nella foto in evidenza per gentile concessione del fotografo Giuseppe Troiani) attuale tecnico della Sambenedettese con cinque giornate di anticipo ha riportato dopo sette lunghi anni la squadra della sua città nel calcio professionistico in Lega Pro, dopo aver disputato il campionato di serie D, con all’attivo diciassette vittorie e cinque pareggi senza mai perdere una partita.

Con la Sambenedettese in cinque campionati allenati è riuscito ad ottenere ben tre promozioni: la prima nel 2009 dall’eccellenza alla serie D, la seconda nel 2012- 13’, ha vinto il torneo di serie D portando la Sambenedettese in lega Pro; poi, a causa del fallimento della Sambenedettese, fu costretto a ripartire dall’Eccellenza e mister Palladini, alla ricostruzione, fu relegato a capo del settore giovanile che ha guidato fino all’ottobre del 2015, quando venne chiamato a sostituire Beoni, ottenendo la terza promozione in Lega Pro.

Ottenere tre promozioni in cinque campionati è davvero un bel bottino per un allenatore giovane ed emergente come Palladini.

Ho avuto la fortuna di allenare sempre squadre importanti e la squadra della mia città – dichiara Palladini – anche se le responsabilità e le soddisfazioni sono sempre state tante. Devo ringraziare la società che mi ha dato l’opportunità di allenare la Sambenedettese, la squadra della mia città.

Nell’ottobre del 2015 Palladini venne chiamato in prima squadra ed ha conquistato su ventidue partite disputate ben diciassette vittorie e cinque pareggi.

Quando sono stato chiamato ho ereditato una squadra che era già prima in classifica, – racconta il mister – era difficile, ma sapevo che c’erano delle qualità. Insieme ai miei collaboratori ho lavorato sulla testa dei ragazzi e così abbiamo ricompattato l’ambiente e siamo arrivati a fare dei risultati importanti, fare 17 vittorie e 5 pareggi non è una cosa semplice. Ho avuto un gruppo fantastico; se poi devo fare dei nomi per le caratteristiche, per la determinazione ci sono dei giovani interessanti e cito il difensore Andrea Carminucci e il centrocampista Kevin Candellori.

Nel corso della sua lunga carriera Ottavio Palladini ha avuto tanti allenatori da Galeone a Scoglio, da Rumignani a Maifredi per passare a Oddo, Rossi e tanti altri.

Non ho un allenatore particolare al quale mi ispiro – dice il mister – da tutti ho cercato di apprendere qualcosa. La cosa più importante per un allenatore è quella di avere intelligenza e capacità di gestire un gruppo.”

Palladini e il Pescara, un amore lungo dieci anni.

“L’esordio in serie A, la vittoria del campionato in serie C1 col Martinafranca, la partita con la Juve in cui ho segnato, queste sono emozioni che non si dimenticano mai. Il momento più brutto è stata la retrocessione dalla B alla C .

Il Pescara di Oddo è in piena corsa per un posto ai play off.

Non ho mai visto giocare dal vivo la squadra, ho avuto modo solo di vederla in tv. Oddo, esprime un bel calcio e cerca sempre di imporre il proprio gioco ha avuto momenti difficili, ma penso stia facendo molto bene. Mi auguro che il Pescara possa arrivare in serie A, perché se lo merita.

In conclusione, mister Palladini obiettivi per il suo futuro. Si sente pronto ad allenare una squadra di serie B?

Penso che si debbano fare dei passi piccoli. Per ora mi godo questa promozione. Credo che si debba fare prima un po’ di esperienza in Lega Pro e poi, per il futuro, non so. Vedremo.

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