Voci dal cratere: reinventarsi un futuro dopo il terremoto


L'attività di Lilia Colageo

“Il progetto è di tornare in centro storico, mi piacerebbe portare di nuovo tra la bellezza e le strade della nostra città, il gusto e il bello dei brand delle linee, uomo e donna che propongo nel mio store”. Per Lilia Colageo, giovanissima imprenditrice nel settore dell’abbigliamento all’Aquila, il post sisma non è stato affatto facile. “Mi sono reinventata molte volte sempre con la stessa voglia di non mollare, di non gettare la spugna” Un non mollare che l’ha portata a rilevare una delle attività storiche del centro città, Central Park uno dei punti di riferimento per la moda maschile che aveva le sue bellissime vetrine in via Sallustio alta, ed a riaprire nell’immediata periferia dell’Aquila che grazie alla tenacia e alla forza di volontà, ma anche all’inventiva e al gusto di Lilia, è tornato ad essere un punto di riferimento per gli aquilani, ma non solo perché in questo negozio arrivano clienti da molte città limitrofe, e da qualche tempo anche per le aquilane.

“Ho voluto proporre uno spazio dove le persone possano ritrovare la bellezza e il fascino di prodotti artigianali, fatti a mano e rigorosamente made in Italy, per questo il luogo ideale per vendere queste cose sarebbe un centro storico, per il momento questo è un progetto che deve ancora prendere forma”.

Ma a giudicare dalla tenacia, siamo sicuri prenderà forma, perché Lilia all’indomani del terremoto del 6 aprile si è trovata senza lavoro e senza prospettive. Era commessa in uno dei negozi di abbigliamento femminile più frequentati del centro storico dell’Aquila e dopo qualche mese dal tragico evento in cui ha perso anche il suo lavoro, ha deciso di ricominciare ed insieme al suo ex datore di lavoro, ma prendendosi n prima persona le responsabilità della gestione, ha riaperto ad Ascoli Piceno.

“In questa città è stata un’esperienza entusiasmante perché la nostra proposta piaceva e l’attività andava molto bene, io d’altro canto ho avuto modo di imparare molto da una clientela diversa da quella aquilana, così quando, anche per motivi familiari, ho dovuto chiudere e tornare all’Aquila ho deciso di correre da sola e tentare la carta dell’imprenditoria in questo settore”. Da dire che i motivi familiari di Lilia, oggi si chiamano Viola una bella e vispa bimba di cinque anni. Così la capacità tutta umana di reinventarsi e ripartire dopo un disastro per questa ragazza aquilana, è stato il via per un nuovo entusiasmante futuro “Non è stato semplice e non è semplice essere mamma, imprenditrice e tanto altro in questa città dove ogni progetto futuro non ha nessuna certezza sul come andrà a causa dell’incertezza generale della fase che stiamo vivendo. Per noi commercianti poi gli aiuti sono stati pressoché nulli, abbiamo dovuto fare tutto da soli e ci siamo, tutti, dovuti reinventare il nostro futuro. Oggi mi dico soddisfatta, certo ho ancora molta strada da fare ma dopotutto penso che sto costruendo qualcosa di nuovo per me e per la mia famiglia in un settore dove spesso si da tutto per scontato; adesso c’è anche questa opportunità offertaci da eBay con l’e-commerce vedremo come migliorerà il nostro lavoro. Per il resto penso spesso a come sarebbe stato il mio futuro senza quella tragica notte….”.