L’Aquila, apre il mercato contadino. Una storia di solidarietà e passione


L'Aquila Mercato contadino

Una storia di solidarietà e passione. Per questo nella giornata di ieri c’era la folla delle grandi occasioni all’inaugurazione del Mercato Contadino dell’Aquila voluto dal presidio Slow Food della città. Si tratta di una struttura di 200 metri quadrati che ospita le produzioni di circa 50 aziende agricole, zootecniche e dell’artigianato agroalimentare del territorio aquilano, costata circa 431 mila euro e realizzata grazie alle raccolte fondi di Confederazione italiana agricoltori (Cia) e Slow Food Italia, appunto, ha cui ha contribuito anche la Fondazione Carispaq e il Gal Gran Sasso Velino.

I prodotti presenti nella struttura che saranno venduti dalla cooperativa Ambiente e Territorio sono quelli tipici del territorio aquilano, dall’olio al miele, dallo zafferano ai cereali, ai legumi, dallo zafferano ai vini ai liquori, ma ci sarà anche frutta e verdura, tutti all’insegna della genuinità e della certificazione di produzione; spazio anche ai prodotti di nicchia e biologici. Il mercato sarà aperto dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 e la vendita dei prodotti è stata affidata alla cooperativa Ambiente e territorio che occuperà così quattro persone.

“Il mercato è una rinascita simbolica per tutto il territorio – ha sottolineato  Alessandro Mastrocinque, vicepresidente nazionale Cia che da sola ha raccolto a livello nazionale 120 mila euro- Le aziende hanno finalmente ritrovato un luogo fisico dove esporre le proprie produzioni che costituiscono anche un valore aggiunto per consumatori che troveranno prodotti sani e controllati”. Alla raccolta fondi hanno partecipato anche SlowFood con 120 mila euro, il Gal Gran Sasso Velino con circa 172 mila euro la Fondazione Carispaq con altri 16 mila.

“Abbiamo portato avanti un progetto che è anche un’idea di solidarietà – ha spiegato il Presidente Nazionale Slow Food Gaetano Pascale –  Le raccolte fondi sortiscono i loro effetti quando assicurano una prospettiva come in questo caso. L’idea è quella di costituire modelli alimentari alternativi a quelli che ci sono sempre stati proposti prediligendo il cibo di prossimità, una scelta questa che riduce il fabbisogno energetico e l’impatto ambientale”.

“Aprire un mercato contadino in questa fase storica è una scelta culturale – ha detto il sindaco, Massimo Cialente – Una riscoperta di sapori che tornano in un periodo in cui in Italia è stato abbandonato il settore primario. Si tratta di un progetto che valorizza la qualità e la specificità dei prodotti del territorio e di una scelta che delinea un aspetto economico su cui la città ha deciso di puntare, cioè quello della valorizzazione del sistema primario. Con la legge sulla terra, il piano di sviluppo rurale e l’idea di dar alcuni terreni ai cittadini per gli orti urbani, daremo la spinta giusta al settore”.