Scoprire il territorio viaggiando in treno sulla Transiberiana d’Italia; addentrarsi nel polmone verde d’Abruzzo a caccia di piccoli borghi presenti sulle cartine di secoli, ma che l’evoluzione e le nuove necessità di trasporto hanno dimenticato.
La tratta Sulmona-Carpinone, è stata per secoli transitata da pendolari che andavano a lavoro o semplici persone che, per turismo volevano visitare: Pettorano sul Gizio, Cansano, Campo di Giove, Palena, Roccaraso fino a toccare il Molise.

Da anni questa tratta è stata cancellata, non esiste più. La spending review ha portato all’eliminazione delle piccole stazioni portandole alla decadenza. Non sulla cartina, non dal territorio e nemmeno dalla testa di un gruppo di giovani che, con la loro associazione Le Rotaie e la Fondazione Ferrovie dello Stato, ha voluto fortissimamente recuperare quella tratta e farne un percorso turistico alla (ri)scoperta di quelle stazioni.
Domenica 24 aprile è stata la volta del treno della Liberazione dedicato a tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà dell’Abruzzo e dell’Italia.
Un percorso da Pescara a Roccaraso toccando Chieti, Torre de’ Passeri, Sulmona, Campo di Giove, Palena e Roccaraso appunto. Un viaggio nel cuore verde d’Abruzzo dove la natura domina incontrastata, dove al di là degli agglomerati urbani, si ammira la maestosità della montagna e il verde dei pascoli, foreste lussureggianti tra silenzio e pace.
Passeggeri rapiti da tutta questa meraviglia, smartphone e macchinette fotografiche che scattavano in continuazione; stranieri, residenti in Abruzzo, estasiati da tutto il paesaggio.

Girare sulle rotaie la propri terra, scoprire luoghi dove non penseresti mai di arrivare, apprezzare ciò che la natura ha creato così, inalterata e in balìa delle stagioni.
Dalla città al cuore verde d’Abruzzo: un’esperienza da fare per sentire più vicini coloro che, quel viaggio, lo facevano per vivere.