Riconfermata l’abruzzese “Agnese Ranghelli” alla guida nazionale delle donne Acli: una nomina all’unanimità avvenuta a Roma.
La rieletta Agnese Ranghelli nel ringraziare tutti, ha sottolineato che questo nuovo mandato sarà incentrato per dare maggior sostanza, ad una crescita delle donne nella sobrietà, per uno sviluppo socio-economico sostenibile, per una democrazia più partecipata che viva nella cittadinanza di tutti e per tutti, nell’etica condivisa e nelle istituzioni giuste, praticando la coerenza dei comportamenti.
Il Coordinamento donne, concepito ed ufficializzato trentasei anni fa nelle Acli come quella espressione che declina un pensiero al femminile e che supporta, almeno nella forma, l’intero pensiero dell’organizzazione, nel corso del tempo è andato incontro a chiare evoluzioni che ne hanno ridisegnato valori e funzioni.
“Credo sia giunto il momento associativo propizio per adire ad ulteriori cambiamenti ha detto Agnese Ranghelli – assumere funzioni peculiari e crescenti nel rispetto delle diversità e delle straordinarie opportunità che sempre questo luogo è capace di offrire. La differenza femminile, può qualificarsi come leva della crescita qualitativa e quantitativa dell’associazione Acli. Nelle more della naturale disposizione all’accoglienza e dinanzi alla volontà condivisa di avviarci verso il campo delle Pari Opportunità, ossia nella piena applicazione dell’art.23 dei Diritti Fondamentali dell’Ue La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi. E’ necessario guardare al futuro con uno sguardo lungimirante di speranza, per prefigurare nuovi traguardi e nuove possibilità per le donne delle Acli, chiamate dall’associazione a servire il futuro con generosità, competenza e passione”.
Ranghelli conclude nel chiedere, alla sua squadra di coordinamento nazionale, tutto il supporto per dare concretezza e valenza alle linee guida del programma di mandato. Di cui, in particolare si segnala un miglior dialogo dei soggetti del sistema associativo delle Acli sui temi del lavoro, della conciliazione dei tempi, delle diseguaglianze e tanto altro, da portare in termini concreti ed efficaci all’attenzione dei media e dei tavoli istituzionali.