Una situazione che perdura da tempo: il reparto geriatria dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, continua a ricoverare pazienti senza la disponibilità di posti letto alloggiandoli lungo il corridoio con una media di 6 pazienti e con picchi che arrivano a 12- 14 pazienti.
La denuncia giunge dalla segreteria provinciale di Pescara della sigla sindacale Nursind: una situazione disumana ed inaccettabile. Questo è aggravata dal fatto che sono pazienti affetti da multi patologie, i corridoi sono privi della strumentazione necessaria alle terapie che si trovano all’interno delle camere ospedaliere attrezzate di tutto punto: prese per ossigenoterapia, prese corrente, campanello; per non considerare l’impossibilità ad assicurare la privacy e, dunque, la dignità del degente; somministrazione della terapia non in sicurezza; impossibilità di evacuazione in caso di incendi dovuto ai letti posti in corridoio.
Si fa presente l’alto rischio di incendi dovuti a prese di corrente volanti e bombole di ossigeno terapia. Il personale infermieristico e Oss dell’Uo di geriatria, pur operando con la massima diligenza e professionalità è impossibilitato ad assicurare un’assistenza efficace ed efficiente, sia per motivi
logistici e sia per l’insufficiente numero di operatori. La situazione di stress di lavoro correlato a cui sono sottoposti gli operatori sono inaccettabili ed insostenibili. I ricoveri vengono fatti dal pronto soccorso indipendentemente dai posti letto disponibili e non sempre ai parenti viene comunicato la sistemazione in corridoio del reparto. Con l’estate alle porte sia per far fronte alla carenza di personale e sia per assicurare al personale le ferie estive per il recupero psicofisico, in attesa dell’assunzione di personale infermieristico e Oss che il dottor. Mancini ha deliberato anche se secondo noi insufficiente, ma bisogna riconoscere il suo impegno considerato che la Regione che chiede di tagliare le spese per il personale.
L’organizzazione sindacale della NurSind Pescara chiede dunque in primis la tutela dei degenti e degli operatori la risoluzione delle problematiche esposte con il blocco dei ricoveri nei corridoi dell’Uo, con il trasferimento contestuale dei pazienti eventualmente ricoverati in sovrannumero presso altre strutture ospedaliere; la ricognizione promessa del personale fuori posto e ricollocazione; il potenziamento dell’assistenza territoriale per ridurre i ricoveri.