Powercrop: chiesto al Tar rinvio trattazione


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Powercrop:  il privato chiede al Tar il rinvio della trattazione.

Il 21 aprile scorso la Conferenza dei Servizi si concluse all’unanimità con esito negativo per importanti e decisive motivazioni di carattere tecnico amministrativo, e con conseguente provvedimento dirigenziale conclusivo dell’istanza di Autorizzazione Unica (art 12 D Lgs 387/ 2003) e Autorizzazione Integrata Ambientale (art 27 ter DLgs 152/2006).

Ora la Powercrop ha depositato ricorso al Tar per l’annullamento di tali atti richiedendo l’immediato rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione ed esercizio della centrale a biomasse da 30 MW. Con il medesimo ricorso, la Powercrop ha anche chiesto l’annullamento della Dgr 248 del 19 aprile 2016 con la quale la Regione ha deliberato di recedere dall’Accordo per la riconversione dell’ex zuccherificio di Celano.

Il ricorso é stato esaminato dagli Uffici Regionali con il prezioso contributo di tutte le competenze coinvolte nel procedimento autorizzativo e con il fondamentale supporto dell’Avvocatura Regionale. Sono stati approfonditi e valutati tutti gli elementi consentendo di predisporre dettagliate e puntuali controdeduzioni, in fatto e in diritto, ad ogni singola motivazione avanzata dalla ricorrente, evidenziandone la palese infondatezza. All’udienza cautelare del 27 luglio u.s., la Powercrop ha chiesto ed ottenuto un rinvio con l’abbinamento al merito della trattazione della causa.

In merito, il Sottosegretario Regionale con delega all’Ambiente Mario Mazzocca sottolinea: «Non dobbiamo e non possiamo ancora esultare. Sia la tenzone che la mobilitazione continuano. Corre l’obbligo di sottolineare, però, il fatto che la richiesta di rinvio é senz’altro indicativa dell’estrema attenzione prestata al lavoro svolto dalla Regione e alla documentazione prodotta e depositata, a dimostrazione di quanto lo stesso sia stato certosino e puntuale».

«Non conosciamo – continua Mazzocca – le motivazioni alla base della richiesta della Powercrop, anche se possiamo immaginarne il tenore. Noi, dal canto nostro, possiamo assicurare che sulla vicenda non abbasseremo di un millimetro il livello di attenzione sia sull’attività giudiziaria presso il Tar che sull’avanzamento dell’iter procedurale tecnico-amministrativo. Come facemmo subito dopo la Conferenza dei Servizi dello scorso 21 aprile, ribadiamo l’invito a tutti, dai Sindaci ai Comitati, alle Associazioni ed ai cittadini, di non abbassare la guardia. Abbiamo fatto un importante percorso ma non siamo ancora al traguardo. Nell’aprile scorso, la Regione ha tirato una netta linea di demarcazione con il passato, ma resta ancora un pò di strada da percorre insieme. L’impegno della Regione Abruzzo continuerà ad essere costante, assiduo e competente per garantire al Fucino la giusta e doverosa valorizzazione del territorio, dell’ambiente nella sua totalità, dell’economia locale e delle eccellenze agricole, patrimonio regionale di pregiata qualità».