Il canile rifugio di Chieti rischia la chiusura. Da circa 11 mesi il Comune di Chieti non ha più versato i soldi; da allora si è creato un debito di circa 78.100 euro che ha messo sul lastrico la onlus che gestisce il canile dal 1999 “ASADA”, che presta assistenza a circa 250 cani.
Dalla pagina ufficiale di Facebook, il presidente dell’Associazione Danilo Ciancaglini ha lanciato un appello: “Vorremmo che leggeste con attenzione quanto scritto, sono mesi che traccheggiamo, ma ormai niente è più procrastinabile. Riteniamo che la cittadinanza debba essere messa al corrente della incresciosa situazione creatasi fra il Comune ed il Canile Rifugio di Chieti, poichè da quasi un anno, ormai, non ci vengono corrisposte le mensilità stabilite dalla convenzione stipulata con l’Autorità stessa. In forza di tale accordo l’As.A.d.A – Associazione Amici degli Animali – ha in cura il benessere, l’alimentazione, le cure veterinarie e la pulizia dei circa 250 cani ospitati presso la struttura ed in parte reimmessi sul territorio – da parte del Comune – nei recinti attigui la struttura stessa. Sebbene questo rimborso molto spesso non coprisse tutte le spese necessarie, sebbene più di una volta siamo ricorsi alla generosità dei singoli e dei volontari stessi, sebbene altre associazioni animaliste ci abbiano fatto pervenire generose quantitá di cibo, oggi, tuttavia, tutto questo non basta più. Siamo andati avanti con generosa abnegazione, sperando nella risoluzione del problema più volte promessa e mai mantenuta, ma ormai i fornitori non ci fanno più credito. NON POSSIAMO PIÙ ANDARE AVANTI!!!
Non abbiamo più risorse nè per l’acquisto di cibo, nè per le retribuzioni dei dipendenti e tantomeno per le cure necessarie ai nostri ospiti. Il sindaco è sordo alle nostre richieste, non ci riceve, non risponde al telefono e non fornisce alternative possibili nell’imminente.
Se non verrà trovata soluzione al problema segnalato, saremo costretti ad alzare bandiera bianca, mettendo a serio rischio il destino di tante povere anime che non hanno colpa della situazione venutasi a creare.
Invitiamo tutti i cittadini ad inviare una mail di protesta all’indirizzo che vi segnaliamo, è importante che condividiate il più possibile, che in tanti diamo voce a chi voce non ha e non merita di rinunciare alle amorevoli cure finora elargite con infinito amore. Siamo certi che anche questa volta non ci lascerete soli.”
La risposta del Comune per conto dell’assessore Bevilacqua non si fa attendere: “Il Comune è a conoscenza delle criticità. Gli uffici hanno predisposto tutti gli atti per la liquidazione di quanto dovuto all’associazione che gestisce la struttura”, – ha dichiarato l’assessore – “ l’Ufficio Sanità del Comune ha predisposto tutte le ordinanze di liquidazione relative alle mensilità spettanti all’Associazione ASADA che gestisce il Canile Rifugio comunale in località Vallepara”.
«Ad ulteriore riprova dell’operato nei confronti della struttura per la tutela animale – aggiunge l’assessore Bevilacqua – già il Sindaco si era fatto personalmente carico presso gli uffici finanziari per risolvere la problematica delle liquidazioni. Lo scorso 15 marzo, inoltre, vi è stato un ulteriore sollecito da parte dell’Ufficio Sanità e del sottoscritto al settore finanziario. Ad oggi siamo in attesa che il Tesoriere del Comune possa liquidare tutte le determinazioni già predisposte».