La legalità può essere anche raccontata. Grazie alla presenza L’Aquila del magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo (nella foto), di lui si ricorda soprattutto Romanzo criminale diventato anche un film di successo. De Cataldo, invitato in città dal questore Vittorio Rizzi, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori per parlare loro di legalità, rispetto e solidarietà anche in un non luogo come è oggi la città de L’Aquila; anche in una situazione di terra di mezzo che è oggi diventato questo luogo, in un percorso di cambiamento repentino per effetto anhe degli stravolgimenti del tessuto sociale dovuti al sisma del 2009.
“Io credo – ha detto – nella narrativa che racconta la realtà, non mi interessano i romanzi depressi o minimalisti. Credo nelle storie d’azione, nelle passioni forti: i miei maestri sono Emilio Salgari e Sergio Leone”. Ha parlato con circa 150 studenti per due ore il giudice scrittore De Cataldo, con un filo conduttore quello della cultura come antidoto alla illegalità e all’insicurezza.
“La cultura – ha detto – intesa come percorso di conoscenza e sapere che iniziate a scuola, vi permetterà di capire le situazioni e le persone che la vita vi farà incontrare, per evitare inganni e fregature. Solo arricchendo il proprio bagaglio culturale potrete veramente vivere nella legalità, perché essa passa attraverso il rispetto anche delle semplici regole della vita quotidiana. Bisogna estirpare – ha concluso De Cataldo – quel modo così affascinante che ci induce a comportarci evitando di rispettare, anche nelle cose piccole come pagare una multa o fare una fila, le semplici regole della vita di tutti i giorni; così si potrà creare una vera cultura della legalità anche nei grandi fatti della nostra storia e della nostra società”.
L’iniziativa, dal titolo Raccontiamo la legalità, è stata organizzata, dalla questura de L’Aquila e si inserisce in un percorso, iniziato due anni fa, di educazione e di incontro su un tema attuale e sentito anche in città dove i cambiamenti sociali hanno di fatto creato tra i cittadini un forte senso di insicurezza. “Questo viaggio – ha detto il questore Rizzi – è iniziato due anni fa e tante sono state le iniziative di incontro con la città, con i ragazzi soprattutto per far capire loro l’importanza di un tema come quello della legalità”.