A Silvi il Centro scuola Educazione stradale


cetro-educazione-stradale-e-Silvi

Si è concluso lo scorso 18 marzo a Silvi il progetto Sulla buona strada in bici riservato agli studenti delle scuole medie secondarie realizzato dalla Federa­zione ciclistica italiana in siner­gia con il Mit e in collaborazione con il Miur. Gli incontri hanno avuto luogo nel mese di marzo e sono stati tenuti dalle scuole di ciclismo del nostro territorio che hanno messo a disposizione personale e materiali tecnici per lo svolgimento delle lezioni teoriche e pratiche.

Circa 260 alunni hanno preso parte agli incontri tenuti e coordinati dai direttori delle scuole di ciclismo Cesarini, Co­labianchi e Petrucci. Hanno aderito all’iniziativa l’Isti­tuto comprensivo Paratore di Pen­ne, l’Istituto comprensivo Mazzini-Fermi, la scuola media Vivenza di Avez­za­no, la scuola media Gio­vanni XIII di Pineto e l’Isti­tuto comprensivo Gio­vanni Pascoli di Silvi Mari­na.

L’ultimo incontro di Sulla buona strada in bici è stato celebrato con l’ina­u­gura­zione del Centro scuo­la di Educazione stradale di Sil­vi (nella foto), un sito allestito con se­gnaletica stradale oriz­zontale e verticale, pas­saggi pe­donali e percorsi per insegnare sul campo, in un luo­go protetto, come comportarsi in sicurezza sulla strada. A tagliare il nastro il sin­daco di Silvi Francesco Co­mignani con la sua am­ministrazione, la dirigente scolastica Mari­stella Fortu­nato, il vice questore aggi­unto del commissariato di Atri, dottoressa Ester Fra­tello, il comandante della Polizia locale del Cerrano, Giovanni Ci­chella, la Croce rossa italiana di Silvi Mari­na, l’asso­ciazione Silvi scuola sicura e una rappresentanza di alunni della scuola secondaria di primo grado. Gran­de l’entusiasmo dei ragazzi che hanno parteci­pato alla le­zione sul campo tenuta dal maestro della Fci An­drea Cesarini di Pineto.

“Abbiamo appreso molte informazioni su come muoverci in sicurezza in strada, dall’utilizzo del casco che seppure non obbligatorio è in grado di salvare la vita, alle accortezze nell’attraversamento o nelle svolte in carreggiata” hanno spiegato i ragazzi, promettendo di usare maggiore prudenza e accortezze e continuando.

“Non ci rendevamo conto dell’importanza di gesti semplici e banali come il fat­to di segnalare con il braccio la svolta a destra o a sinistra. Di solito andiamo in automatico senza riflettere sul fatto che è fondamentale far capire a chi ci segue o chi arriva dall’altra parte della carreggiata quali sono le nostre intenzioni”.

Pre­sente inoltre alla manifestazione, il ciclista di Mtb e ul­tradistanza Paolo Laureti che nel 2014 ha attraversato gli Stati Uniti in sella alla sua bici.