Oltre 34 milioni di euro investiti, 6 anni di lavoro, 12 per l’intero iter burocratico. Sono questi i numeri del nuovo Polo cardiochirurgico, finalmente inaugurato (nella foto) anche se non ancora in funzione.
Tempo 10 giorni e inizieranno i trasferimenti. Dal reparto di Cardiochirurgia (che manterrà i suoi 20 posti letto), alla Terapia intensiva (che vedrà aumentati i posti letto dagli attuali 4 fino a un massimo di 12) alle due sale operatorie. Mancano, però, all’appello ancora 15 milioni di euro che servono per comprare arredi e strumentazione tecnologica.
Non solo, occorrono anche investimenti sul personale, altrimenti quello che può rappresentare un “gioiello della sanità regionale”, per citare le parole dell’assessore regionale Silvio Paolucci, funzioni a dovere. L’obiettivo, secondo il direttore del reparto, Gabriele Di Giammarco, è quello di trattare 300 pazienti in più all’anno, in modo da azzerare la mobilità passiva che accumulano le due cardiochirurgie abruzzesi di Chieti e Teramo che trattano un migliaio di pazienti l’anno.
La struttura rappresenta un unicum in regione: è l’unico sistema sanitario integrato dedicato a un solo organo, il cuore.
“Ma non basta un contenitore per garantire qualità – ha detto il direttore Asl Francesco Zavattaro – occorre avere il coraggio di aprire all’innovazione e sostenerla con slancio”.