C’è una nuova vicenda che agita i rapporti tra Pescara e L’Aquila. E ancora una volta riguarda lo spostamento, la creazione di un nuova entità, la sovrapposizione di uffici o istituzioni simili; a danno dell’uno o dell’altro territorio.
Questa volta al centro della polemica c’è la creazione di una sede distaccata dell’Accademia di belle arti di Roma, e non de L’Aquila, che ha da 45 anni un’Accademia di riferimento regionale, alla Stella Maris di Montesilvano.
La proposta ha lasciato tutti di sorpresa nell’Accademia aquilana: “La direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Tiziana D’Acchille, ha lavorato per mesi a un progetto di apertura di corsi omologhi ai nostri; lo ha fatto senza coinvolgerci, né informarci, come la correttezza istituzionale” suggerisce spiega il direttore dell’Aquila Marco Brandizzi; mentre il presidente Roberto Marotta ha inviato nei giorni scorsi una lettera aperta allo stesso D’Alfonso e all’assessore regionale Giovanni Lolli in cui, discostandosi dal taglio polemico che alcuni organi di informazione hanno voluto dare alla vicenda, ha dichiarato la piena disponibilità a collaborare con la sede romana. Il direttore dell’accademia aquilana, ha voluto sottolineare come il progetto presentato manchi di contiguità territoriale e non tenga conto della complementarietà delle istituzioni.
“Forse – scrive in una nota Brandizzi – si dovrebbe procedere programmando a monte le motivazioni per aprire o meno una sede distaccata: farsi trasportare dalle ‘occasioni’ che casualmente possono capitare ingenera solo polemiche come quella attuale”.