L’occasione è unica, quasi irripetibile e per chi oltre ad essere giornalista è anche fan di Bruce Springsteen e della sua E-Street Band, l’appuntamento è assolutamente irrinunciabile; ed è cosi che lo scorso 3 agosto, in occasione di Blues sotto le stelle a L’Aquila finalmente l’incontro con Max Weinberg, batterista di fama internazionale.
Dopo aver assistito dal vivo a ben undici concerti del Boss in solo 8 anni e aver avuto ampiamente modo di apprezzare il carisma e il talento di Weinberg era per me inimmaginabile non cercare con lui un incontro. Ed è così che con molta pazienza e perseveranza dopo un appuntamento mancato, l’ho raggiunto in un ristorante a pochi metri dal luogo del concerto. E’ stato un incontro breve ma ricco di emozioni che mi ha dato modo di cogliere molti aspetti del suo carattere.
Ho ammirato la sua umiltà quando mi ha ringraziato ripetutamente per essere intervenuta alla serata, ho colto la meraviglia e lo stupore quando Gabriele, un suo fan da molti anni, si è fatto autografare dei Cd rari con Weinberg protagonista e dopo averlo ringraziato ha esclamato: “Wonderful, you are really a big fan”, infine ho apprezzato il talento e la tempra di questo 64enne che in Italia (e nel mondo) è abituato a platee di svariate migliaia di persone ma sa darsi con lo stesso ardore e passione in piccoli contesti di nicchia. Max Weinberg con il suo Jazz Quintet ha aperto la prima serata della kermesse Blues sotto le stelle, organizzata alla Piscina comunale a L’Aquila dal 3 al 5 agosto dall’associazione Suonoimmagine.
Il suo concerto è stato preceduto da Bayou Side, gruppo blues altoatesino, mentre nelle serate successive hanno calcato il palco Paolo Bonfanti & Roberto Bongianino, Corey Harris & Rasta Blues Experience, Blaze Bayley& Twin Dragons ed infine Oliver Dawson/Saxon.