Hanno raccontato cosa hanno provato a stare a contatto con una realtà fatta di miseria estrema e inimmaginabile per il mondo occidentale, ma anche di gioia, sorrisi e speranza, nonostante tutto.
Hanno raccontato il senso di rabbia provato a contatto con quel divario abnorme tra povertà e ricchezza, tra il fango e le fogne a cielo aperto delle baraccopoli, gli slums e la ricchezza dei grattacieli di Nairobi, una metropoli che non ha nulla da invidiare alle grandi capitali europee.
Hanno raccontato, insomma, un’esperienza che ha cambiato loro la vita e che è stata possibile grazie all’area mondialità della Caritas diocesana di Chieti-Vasto che annualmente organizza corsi di formazione gratuiti per diventare volontari ed essere pronti a partire per paesi lontani.
Il nuovo corso ha appena preso il via, intanto, chi ha partecipato all’ultima esperienza di volontariato ha incontrato i nuovi aspiranti volontari e tutti gli interessati presso i locali della casa d’accoglienza Mater Populi Teatini, in via De Lollis a Chieti. Protagonisti dell’incontro sono stati i cinque ragazzi appena rientrati dal Kenya: Marcella Crognoli, Sara Di Michele, Francesca Monaco, Dario Campanaro e Manuela Petino.
Sono stati presso il Koinonia Center, uno dei centri di prima accoglienza fondati da padre Renato “Kizito” Sesana, giornalista e missionario comboniano italiano, che vive tra Zambia e Kenya, da oltre vent’anni impegnato nel difendere la pace e i diritti dei più deboli. Ad ospitarli per tre settimane è stata una delle case d’accoglienza per bambini di strada del Koinonia Center, che si chiama Tone La Maji.
Insieme ai cinque volontari è venuto a Chieti anche lo stesso padre “Kizito”: “L’ingiustizia globale – ha detto il carismatico missionario comboniano – fa sì che esistano i bambini di strada: non c’è altra scelta quando prevalgono povertà, miseria e disperazione. Ma davanti a tutto questo c’è chi non si arrende e da oltre trent’anni lavora per raccontare al mondo le enormi contraddizioni dell’ Africa e realizza progetti concreti di cooperazione che giorno dopo giorno sono cresciuti, portando grandi risultati. È la solidarietà che aiuta anche i più deboli ad andare avanti insieme”.
Con il Koinonia Center la Caritas diocesana ha stretto da tempo una importante collaborazione. L’anno scorso la Caritas ha anche invitato il Koinonia Children Team, gruppo creato sempre da padre Kizito: 11 giovani, ex ragazzi di strada, si sono esibiti in uno spettacolo acrobatico gratuito al Supercinema. I ragazzi furono anche invitati in alcune scuole teatine, solo che la paura del virus Ebola fece sì che una scuola chiuse loro le porte all’ultimo momento. Li accolse a braccia aperte, invece, Papa Francesco, che li ricevette in un incontro privato a Roma.
Il nuovo corso di formazione Caritas è aperto a giovani tra 18 e 35 anni. Il ciclo formativo si concluderà a maggio, mentre la partenza per l’esperienza di volontariato è ad agosto. Anche quest’anno i volontari torneranno a Nairobi.