Disabili: dopo le proteste il Comune fa un passo indietro e approva una nuova graduatoria per l’assistenza domiciliare. Gli ammessi, con i nuovi criteri che hanno visto il coinvolgimento della Asl, sono in tutto 56.
Le domande pervenute sono state invece 65: 3 utenti hanno rinunciato, 2 si trovano in altre situazioni, tipo ricoveri in strutture specializzate e 2 domande sono pervenute oltre il tempo utile. Rivisti anche i criteri di accesso economici: ben 32 gli esenti totali, ossia quelli che non pagheranno nulla, il tetto minimo è stato alzato da 5mila a 7.500 euro, mentre quello massimo è stato portato da 15mila a 30mila euro, consentendo ad un numero maggiore di persone di fare domanda per i contributi all’assistenza.
Resta dunque il criterio di compartecipazione, il costo medio, a carico dell’utente, è di 1,70 euro l’ora, e resta anche il divieto di cumulo tra servizi differenti, che ha fatto abbassare il numero massimo di ore concesse a 18 ma, allo stesso tempo, ha permesso di ridistribuirle tra gli utenti.
“Un buon amministratore sa fare anche un passo indietro – è stato il commento del sindaco Maurizio Brucchi – abbiamo impiegato più tempo perché abbiamo ascoltato le istanze che sono arrivate ai tavoli tecnici e abbiamo coinvolto la Asl per avere dei criteri più oggettivi e rispondenti alle singole realtà dei casi”.
L’assessore al Sociale Valeria Misticoni ha sottolineato che, grazie alla ridistribuzione delle ore a disposizione, le liste di attesa sono state azzerate. A seconda del punteggio che somma la valutazione fisica, effettuata da una equipe multidisciplinare della Asl di Teramo, e quella sociale fatta dagli assistenti del Comune, i disabili potranno, dunque, usufruire di 6, 12 e 18 ore di assistenza settimanale, con una compartecipazione che andrà da 1 a 5 euro l’ora per le famiglie non esenti.
Nel complesso le associazioni dei disabili si dicono abbastanza soddisfatte del provvedimento; intanto, per tamponare l’attesa dovuta alle visite effettuate dalla Asl, hanno avviato una raccolta fondi attraverso l’iniziativa Teramo solidale on the road, riuscendo a racimolare oltre 3mila euro che hanno consentito di donare importanti ore di assistenza a Vincenzo, un ragazzo affetto da distrofia muscolare.
C’è anche Sabrina Serafini, madre di un ragazzo autistico, che ha scritto al Capo dello Stato Mattarella per denunciare il taglio del 75% delle ore di assistenza (ne aveva 25) relativo al vecchio provvedimento del Comune, quello del 1° agosto, un problema dovuto sostanzialmente al divieto di cumulo tra diversi servizi. “Per il ragazzo”, afferma la madre, il “centro iperbarico e l’assistenza da parte degli operatori sociali, sono l’unica salvezza. L’assistenza domiciliare e il Centro iperbarico rappresentano le uniche ancore di salvezza per mio figlio”. Il bando sarà riaperto periodicamente per permettere a più utenti di fare domanda.