Montesilvano, il lungofiume tra fango e degrado


Il fiume Saline. Sulla sfondo la discarica di Montesilvano

Era il 13 novembre del 2013, quando Montesilvano e la zona costiera della provincia pescarese furono deturpate dal potente nubifragio della perturbazione Venere. Gli effetti furono immediatamente evidenti, con strade allagate, scuole chiuse per più giorni e l’ordine di evacuazione di case e fabbricati nel raggio di un chilometro del fiume Saline. Infatti il corso d’acqua esondò in alcuni punti, rendendo impraticabile le strade circostanti, tra cui il lungofiume di Montesilvano.

A due anni dall’esondazione, siamo tornati sulla strada per verificarne le condizioni. A partire dall’incrocio con via Danubio fino alla zona del depuratore, l’accesso alla strada è interdetto con le transenne. Della strada a due corsie, comoda arteria urbana per superare il traffico congestionato su via Vestina rimane solo questo:

Buche profonde, fango e terra che sostituiscono il guard-rail (mai esistito) e che invadono interamente le corsie di marcia. Nonostante i divieti, i cittadini continuano a percorrere questa strada con le dovute precauzioni: infatti lo scorrimento è difficoltoso anche per una sola automobile e il dislivello tra asfalto e fango sulla banchina in alcuni punti supera i dieci centimetri.

Come è possibile leggere in una nota stampa del comune di Montesilvano, “gli effetti dell’evento calamitoso del novembre vennero fronteggiati con interventi di somma urgenza” e giovedì 29 ottobre 2015 “il Comune ha ottenuto 369.000 euro circa, [somma che] consentirà all’Ente di assolvere i pagamenti con le ditte che hanno prontamente prestato i loro servizi a favore della comunità“. Parola di Valter Cozzi, assessore ai lavori pubblici di Montesilvano.

Ma lo scandalo del lungofiume Saline non si limita a questo. Superata la zona interdetta al traffico, avvicinandosi all’area della discarica e del depuratore, lo scenario cambia, ma resta sempre lontano dalla cosiddetta società civile.

Rifiuti sul lungofiume
Parti di un’automobile abbandonati a ridosso del lungofiume Saline

Cerchioni, telaio, carrozzeria. E i copertoni? Li troviamo a qualche metro di distanza. Il tutto a ridosso di un fiume che rappresenta un punto di approdo di numerose specie di uccelli migratori, tra cui l’airone bianco.

Copertoni abbandonati a due passi dal fiume Saline
Copertoni abbandonati a due passi dal fiume Saline

L’incuria e il degrado in cui versa il lungofiume è sotto gli occhi di tutti da tempo.  Come è altrettanto visibile alla cittadinanza che stanno costruendo una nuova strada a ridosso del Saline, il tutto senza mettere in sicurezza quella già esistente che, nel frattempo, sarebbe potuta essere utilizzata dagli automobilisti per evitare e prevenire la congestione del traffico su altre strade limitrofe.

Rifiuti in strada a Montesilvano
L’ennesimo cumulo di rifiuti sotto il ponte dell’autostrada. Sullo sfondo la “vera” discarica