Fino a 251 adempimenti fiscali in un anno, cifra addirittura superiore alle giornate lavorative di un anno, 220, per le piccole e medie imprese italiane.
E’ solo uno dei dati emersi dalla ricerca I lacci e i lacciuoli gravanti sulle imprese: il fisco, presentato oggi presso la sede di Confindustria Chieti-Pescara: lo studio è stato realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini con la collaborazione della Piccola Industria di Confindustria.
La ricerca della Fondazione Bruno Visentini ha esaminato il complesso di tasse e adempimenti fiscali gravanti sulle imprese, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, al fine di fornire una valutazione complessiva dell’ordinamento tributario italiano, che ne rappresenti la sintesi.
La ricerca è stata condotta tramite l’analisi:
- di ogni singola forma impositiva e dei relativi adempimenti, considerando tutti le varie tipologie di tasse che possono colpire l’impresa;
- la valutazione di sintesi, con un’apposita metodologia, dell’onere dei diversi adempimenti per l’impresa, basandosi sia sulla loro ‘frequenza’ che sulla complessita’ dell’adempimento, il ‘peso’;
- un’indagine sul campo, realizzata con la collaborazione di Piccola Industria di Confindustria, tramite la somministrazione ad una rappresentanza di 40 piccoli e medi imprenditori di un questionario finalizzato a verificare la coerenza dei risultati emersi.
Dall’analisi è emerso che i tributi attualmente gravanti sulle imprese industriali italiane sono circa 40: la frequenza, che rappresenta il numero annuo di adempimenti fiscali, oscilla da 92 a 251.
C’e’ poi il tributo occulto, cioè l’onere complessivo stimato sul tessuto delle pmi italiane, e’ di 29,1 miliardi di euro annui, dei quali 25,4 gravanti sulle micro imprese e 3,2 miliardi sulle piccole imprese.
Il sistema tributario è, dunque, complesso. Ciò dipende dal dato, particolarmente alto, della frequenza che può arrivare fino a 251, cioè ad un numero di adempimenti superiore alle giornate lavorative di un anno (220): 251 diviso 220 significa 1,14 adempimenti fiscali giornalieri.
Alla complessità dell’ordinamento concorrono, infine, non solo i tributi ‘maggiori’, ma anche i tributi ‘minori’, caratterizzati da una complessità mediamente ridotta (da cui deriva il peso ridotto) ma da una numerosità che incide in misura assolutamente rilevante sulla valutazione complessiva: più di un quarto degli adempimenti richiesti per l’applicazione dei tributi maggiori è dovuto a ragioni antielusive.