La violenza sulle donne è stata raccontata in molti modi e in molti libri, ma ora ce n’è uno in più. La novità è che l’io narrante è un cane, un animale domestico come del resto è domestica la gran parte delle violenze subite dalle donne. Il punto di vista di Woody, cane di razza basenjii, intenerisce il racconto ma non per questo sminuisce la gravità del problema.
Woody, edizioni Giunti, è opera dello scrittore Federico Baccomo, che ha scelto un modo originale per raccontare il dramma e soprattutto l’amore di cui un cane può essere capace. Il linguaggio è particolare, fanciullesco, essenziale: “Mio nome: Woody. Miei anni: quasi tre. Mia razza: basenjii. Woody: sa bene perché Padrona: dice sempre quando persone: chiedono. Ma che bel cane, come si chiama? Woody. Ma che bel cane, quanti anni ha? Quasi tre. Ma che bel cane, di che razza è? Ba-senjii. Ma che bel cane: eccomi proprio me!” questo l’inizio del libro, che dopo uno spaesamento iniziale cattura il lettore pagina dopo pagina. La coscienza-pensiero di Woody lo mette in continuo dialogo con se stesso, suggerendogli riflessioni e azioni volte a proteggere – e possibilmente a salvare – la sua padrona, vittima di un uomo che, tradendo le aspettative d’amore, si rivela violento e pericoloso.
Il libro verrà presentato dall’autore, Federico Baccomo, in uno degli appuntamenti culturali organizzati nella libreria Coop del Centro d’Abruzzo, a Sambuceto, nell’ambito della rassegna A tu per tu con l’autore. L’ appuntamento è per il 12 dicembre, alle 18. Nel corso dell’incontro verrà anche fatto il punto sulla gara di poesia dorsale organizzata sempre dal Centro d’Abruzzo.
La poesia dorsale, inventata dal grafico Silvano Belloni e divulgata dalla giornalista Antonella Ottolina, è una sorta di gioco diffuso tra gli appassionati della lettura. Una poesia dorsale si “compone” utilizzando come versi i titoli dei libri, assemblati secondo una successione personale che suggerisca un certo senso lirico-poetico. In questo caso, l’iniziativa proposta dal Centro d’Abruzzo prevede che vengano utilizzati da un minimo di tre ad un massimo di otto libri, purché editi. Tutti i generi sono validi, dalla narrativa alla saggistica, dai manuali ai gialli. I titoli vanno usati per intero e senza parole aggiunte; i libri, impilati secondo la successione prescelta, vanno fotografati lato dorso. La foto, corredata dalle proprie generalità, dai titoli e dagli autori dei volumi adottati, va inviata alla pagina Facebook “A tu per tu con l’autore” inserendo #LIBRIDIVERSI, entro il 30 gennaio 2016. I libri possono essere fotografati ovunque, a casa propria, in biblioteca o in libreria. La poesia vincitrice, scelta da una giuria di qualità, sarà premiata con un buono da 50 euro da spendere in libreria.