Incontro al vertice a Pescara domani, martedì 15 marzo, per definire la questione legata all’annuncio del vettore irlandese di abbandonare a fine stagione estiva alcuni aeroporti nazionali inclusa la base pescarese. Il meeting, promosso dalla Giunta regionale, vedrà protagonisti esponenti della Regione Abruzzo e dei vertici della compagnia. “Stiamo studiando i dati, sia positivi che negativi del nostro scalo – ha spiegato il presidente della Giunta Luciano D’Alfonso – il nostro ragionamento ruota intorno a due punti fermi: l’Abruzzo ha bisogno dei voli low cost per accedere allo spazio aereo comune, il quadro nazionale ed europeo si è messo in cammino rispetto a qualche settimana fa e a breve – ha aggiunto D’Alfonso – determinerò un incontro tra il ministro Graziano Delrio, il quale mi ha già detto di sì e i vertici di Ryanair per dirimere la vertenza. Sto spingendo sul Governo affinché riveda la sua posizione sull’aumento delle accise comunali”.
Ora, ai posteri l’ardua sentenza sul futuro incerto e sul destino ad oggi ancora enigmatico dello scalo pescarese. Volano dell’economia e punto di riferimento del trasporto aereo per l’utenza di un vasto e strategico bacino (Abruzzo, Molise, area sud delle Marche e area nord della Puglia) fin dagli albori della Saga nel 1980, la società di gestione aeroportuale ha registrato un incremento costante fino a raggiungere nel 2015 quota 600.000 passeggeri.