L’arte della tessitura in Abruzzo


Tessitura abruzzese

“Tessere è arte e arte è tessere” lo slogan di Tessart’è, il progetto della Fondazione Genti d’Abruzzo in partenariato con la Fondazione Arte della seta Lisio, e vincitore del bando indetto dalla Fondazione Tim nel 2013 “Beni invisibili – Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali”.

Il progetto vede coinvolti la Soprintendenza alle belle arti e paesaggio, il Polo museale e il Centro regionale Beni culturali della Regione Abruzzo con altri partner.

Le attività di Tessart’è, sono finalizzate al recupero, valorizzazione, trasmissione e innovazione della tradizione tessile artistica abruzzese e si pongono quale primo intervento organico, in questo settore, negli ultimi 50 anni. Il progetto nasce a sua volta dalla raccolta del testimone che Italo Picini ha voluto lasciare alle nuove generazioni evitando così che il prezioso ed esclusivo patrimonio di conoscenza e saperi legati al tessuto artistico abruzzese, fosse perduto.

Quattro sono le fasi in cui il progetto si articola:

  • Ricerca scientifica. Studio e catalogazione di manufatti antiche in collezioni museali e privati;
  • Divulgazione. Mostra itinerante “Tessere è arte” (curatore scientifico Erika D’Arcangelo). La kermesse è stata ospitata all’abbazia di Santo Spirito al Morrone (Sulmona, località Badia) al cui interno sono stati esposti per la prima volta al pubblico alcuni tessuti conservati presso l’abbazia e attualmente in manutenzione conservativa;
  • Promozione. Progettualità dell’artigianato tessile;
  • Formazione. La nascita di nuove maestranze attraverso il corso di formazione in Tintura naturale e Tecnica di tessitura ad arazzo (conclusosi a giugno 2015). L’obiettivo del corso è stato quello di formare artigiane alle quali far riscoprire le radici più profonde della tradizione culturale, metrica e tintoria della tessitura abruzzese.

    Mostra abbazia Santo Spirito al Morrone
    Mostra abbazia Santo Spirito al Morrone

La tessitura in Abruzzo

Fin dalla nascita degli studi specialistici sull’arte decorativa, alla fine del XIX secolo, la produzione di arte tessile abruzzese ha visto ad essa dedicati solo studi sporadici pubblicati in occasione di mostre ed esposizioni etnografiche le più importanti delle quali furono quella di Chieti nel 1905 e quella romana del 1911.

Entrambe fecero scoprire alla nazione il centro produttivo d’eccellenza della tessitura artistica abruzzese: Pescocostanzo in provincia de L’Aquila. Borgo del quale, impropriamente, si parla di tappeti; in realtà si tratta di tessuti artistici i cui usi prevalenti, ma non esclusivi, non erano quelli di essere utilizzati a pavimento ma appeso alle pareti, poggiati sui bancali o utilizzati a decoro del letto. Gli esemplari di tappeti più antichi risalgono al XVII secolo.

Il Museo della Arti e tradizioni popolari di Roma, insieme a Museo delle Genti d’Abruzzo, conservano tra i più antichi esemplari che ne restituiscono le caratteristiche salienti di una produzione così peculiare e limitata a Pescocostanzo la cui economia era basata sull’allevamento ovino.

Il repertorio decorativo, prevalentemente decorativo, è espressione della più antica tradizione culturale e locale nonchè testimonianza delle contaminazione con la Puglia (per via della Transumanza) e con le popolazioni balcaniche e orientali. Gli schemi compositivi prevedono solitamente la soluzione con il campo a “rombi decorati” al cui interno sono incorniciate varie figure: il centauro, la sirena, il drago, l’unicorno, il pavone e altri animali. Tra i motivi decorativi che costituiscon0 le bordature dei reticolati, riconosciamo la svastica e le forme ad “S”.

Tessere è arte la mostra
Tessere è arte la mostra

Negli anni dell’immediato dopoguerra Italo Picini, docente all’Istituto d’arte G. Mazara di Sulmona, ebbe la felice intuizione di rinnovare i contenuti di alcune materie scolastiche in risonanza con i contemporanei canoni estetici e funzionali dell’architettura contemporanea.

Le allieve, dirette da Italo Picini e sotto la giuda della maestra D’Eramo, realizzarono tra gli anni 60/70 tessuti artistici che parteciparono a numerose esposizioni attirando l’attenzione della stampa internazionale.