La politica piange la morte di Marco Pannella


Maurizio Brucchi, insieme con Marco Pannella

“Credo d’aver capito, già piccolissimo, che i fatti della vita privata diventano occasione per fare politica e quindi vita pubblica. Io sono cresciuto per i primissimi anni fra Teramo e Pescara. Credo che dopo tutto già tutta la mia vita sia concentrata qui”. (Marco Pannella)

La politica abruzzese piange Marco Pannella. E’ volato via in silenzio, come solo lui sapeva fare, quel silenzio che lo ha accompagnato durante i suoi 86 anni, costituito da tante battaglie, ma la sua morte ha suscitato il cordoglio del mondo politico non solo abruzzese, ma anche nazionale.

Pannella era nato a Teramo il 2 maggio 1930, è stato il leader indiscusso del Partito Radicale da lui, fondato nel 1955. Nel corso della sua lunga carriera politica, il leader dei radicali ha lasciato intendere di guardare anche ai valori della Destra storica del paese.

Pannella è stato deputato dal 1976 al 1992, uno dei protagonisti delle battaglie civili degli anni settanta e della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica.

Oltre alle cariche di deputato ed europarlamentare, ha assunto anche la carica di presidente della XIII circoscrizione di Roma, consigliere comunale a Trieste, Catania, Napoli, Teramo, Roma e L’Aquila, consigliere regionale del Lazio e dell’Abruzzo e segretario del Partito Radicale.

Da leader indiscusso della politica italiana, è divenuto famoso per aver fatto ricorso ai metodi della lotta politica non violenta (come scioperi della fame, disobbedienze civili, sit -in ) resi popolari da Gandhi.

Le sue battaglie civili quelle più popolari quella del 65’ sulla legge sul divorzio, quella del 78’ la legge sull’aborto e la campagna contro la fame nel mondo, quella dell’85’ sulla campagna per la giustizia e, nel 2001, insieme al Partito Radicale fece il Referendum sulla procreazione assistita. Da Europarlamentare, Pannella si impegnò contro la moratoria e la pena di morte.

Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi ha proclamato un giorno di lutto cittadino per commemorare il suo concittadino, al quale gli era stato conferito in occasione del suo compleanno anche la cittadinanza onoraria e le chiavi della città di Teramo. Brucchi esprime la forte emozione e il cordoglio collettivo della città di Teramo per la scomparsa della figura più rappresentativa della sua storia civile, sociale e politica.

Numerosi sono i messaggi di cordoglio che sono giunti dalle varie fazioni politiche presenti nelle loro pagine facebook: la deputata Vittoria D’Incecco lo ricorda così: “La scomparsa di Marco Pannella è una grave perdita per il nostro paese. E’ stato un combattente vero e un grande difensore dei diritti civili. Anche se spesso non ho condiviso le sue idee, ho sempre ammirato la sua forza e determinazione. L’Italia deve molto a Marco Pannella, protagonista tenace ed appassionato di tante battaglie. Ci Mancherai”.

Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, lo ricorda così: “Addoloratissimo apprendo della morte di Marco Pannella, un abruzzese, un politico di razza, un guerriero per i diritti. Sebbene lontanissimi per formazione politica, tutte le volte in cui ci siamo incontrati abbiamo sempre riscontrato un’armonia cristallina data dal rispetto reciproco e dall’accordo su un tema fondamentale: la battaglia per il progresso della collettività. Da ragazzo ho ammirato il coraggio e l’intensità con cui affrontava le battaglie per i diritti civili e assistendo ad un suo comizio negli anni Ottanta ho percepito la forza immensa con cui difendeva e propugnava le sue idee. Da adulto ho potuto confrontarmi con lui, maestro della parola e liberatore di libertà, apprezzandone le rare doti di cultura e intelligenza. Marco Pannella mancherà non solo all’Abruzzo, ma all’Italia tutta e, a nome di tutta la regione, lo saluto con calore fraterno”.

L’ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi : “La mia prima tessera è stata quella radicale, ma oggi ad andarsene è l’amico prima ancora dell’ispiratore di tante battaglie radicali, non tutte mie. Oltre al dolore, rimane la fierezza del segno che il nostro concittadino ha lasciato nella storia politica e civile di questo paese senza, per di più, aver ricoperto ruoli di governo. Senza aver avuto il riconoscimento, dovuto, di senatore a vita. Oggi tutti sono Pannella, me ne compiaccio, ma il mio auspicio è che, al di là delle frasi di circostanza, viva il suo esempio, la ricerca infaticabile di un riformismo autentico e mai fine a sé stesso, mai puntato sul mero consenso, ma sulla necessità di rendere più giusta, né migliore né peggiore, la nostra società”.

Il consigliere regionale del Ncd, Giorgio D’Ignazio: “Ricordo benissimo Pannella, quando era nelle vesti di consigliere comunale a Teramo, io ero giovanissimo, ebbi modo di conoscerlo in quella circostanza. E’ stata una conoscenza bellissima ebbi la fortuna di ammirarlo per la sua cultura, ho avuto modo di rincontrarlo non ultimo quando gli è stata conferita la medaglia “Aprutium” , il più alto riconoscimento della Regione “.

La salma di Marco Pannella arriverà a Teramo nella notte tra sabato e domenica (presumibilmente attorno all’ora 1) e rimarrà nella camera ardente che sarà allestita nell’aula consiliare del Municipio fino alle ore 15 del giorno successivo, quando il feretro sarà trasferito al cimitero cittadino, dove verrà tumulato.