Teramo, tutti i numeri dei crimini del 2015/2016


Esserci sempre, Teramo

Sono 10.620 delitti, 5.890 i furti, 1.158 i furti nelle abitazioni e 67 le rapine. E poi attività di contrasto ai reati di prostituzione, droga e immigrazione clandestina. Questi i numeri che denotano l’andamento della malavita nel comprensorio teramano, registrati dalla Questura di Teramo nel biennio 2015/2016.

Un indice che denota un miglioramento rispetto ai precedenti anni: delitti, furti e rapine sono diminuiti, anche se lo specchietto dell’andamento criminalità indica un lieve incremento nei furti delle abitazioni. Il tutto sciorinato nel discorso emblematico e molto partecipato del questore di Teramo Giovanni Febo, in occasione del 164° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, svoltosi oggi nella sala consiliare del Comune di Teramo.

Esserci sempre, 164° Polizia di Stato Teramo
Esserci sempre, 164° Polizia di Stato Teramo

“Esserci sempre, un motto di due semplici parole che racchiudono in sé l’essenza della nostra storia e della nostra tradizione. Il recente rapporto Italia dell’Eurispes ha rilevato che la fiducia degli italiani nella Polizia di Stato nell’ultimo anno è salita dal 63% al 73%. Questo risultato ci rende orgogliosi e ci incoraggia a proseguire la nostra attività di comunicazione e di interazione con i cittadini, con l’obiettivo prioritario di garantire la sicurezza e la protezione degli stessi. Certo, le aspettative di sicurezza della popolazione sono aumentate negli ultimi anni, anche in ragione dei recenti e gravi eventi internazionali, ma non vanno per questo trascurate le esigenze concrete e quotidiane dei cittadini, che riguardano piuttosto la sicurezza delle proprie case ed una amministrazione pubblica funzionante ed attenta ai bisogni primari.

Il nostro sforzo quotidiano è proseguito anche nell’ultimo anno, nonostante le difficoltà oggettive, impegnando ogni risorsa umana sul territorio della provincia per essere lì ove c’è più bisogno. L’attenzione che mettiamo nell’ascoltare le voci dei sindaci e dei cittadini che essi rappresentano, attesta il nostro impegno a soddisfare le aspettative della gente. Ma la sicurezza si costruisce insieme, e con il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni Locali, come dimostrano, per esempio, i progetti già realizzati o in fase di completamento dei sistemi di video-sorveglianza in 23 comuni della provincia; oppure la realizzazione di opere pubbliche necessarie per migliorare o recuperare le aree degradate, già realizzate in Martinsicuro, e tutte le altre iniziative di protezione sociale. In tutti questi progetti, abbiamo offerto un solido e convinto supporto, nella certezza che solo così potrà realizzarsi di fatto un sistema di sicurezza integrato e partecipato, presupposto indispensabile per favorire e ottimizzare l’attività di prevenzione delle Forze dell’Ordine.

Facendo riferimento proprio all’attività di prevenzione, che è la principale espressione della Polizia di Stato, vi illustrerò alcuni dati riferiti al periodo intercorso dal maggio 2015: sono saliti a 673 i servizi straordinari di controllo del territorio con l’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”, che sono stati impiegati maggiormente sulla fascia costiera, per aderire alle legittime richieste di quelle Amministrazioni locali. Questi servizi si sommano al normale pattugliamento delle volanti con competenza su Teramo e Atri.

Nel trascorso periodo estivo, sotto l’oculata guida del Prefetto, è proseguita l’opera di coinvolgimento delle Forze di Polizia statali e delle varie Polizie Locali, con la predisposizione di servizi di contrasto all’abusivismo commerciale. L’efficienza delle Polizie Locali è un tema che ci sta molto a cuore, e in questa direzione vanno gli avviati programmi di formazione tecnico-operativa rivolti agli operatori della Polizia Locale di Alba Adriatica e Tortoreto, tenuti da istruttori in forza alla Questura.

La Polizia Stradale ha garantito circa 2600 pattuglie, elevando 8000 contravvenzioni, e inoltre, su disposizione diretta dal Dipartimento della P.S. con l’ausilio del medico della Polizia di Stato sono stati effettuati 9 servizi dedicati al contrasto della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Solo durante questi servizi sono stati controllati 289 veicoli, 355 persone, elevate 101 contravvenzioni al Codice della Strada, ritirate 37 patenti e detratti 248 punti.  Più di recente, aderendo alle pianificazioni ministeriali adottate a seguito dell’emergenza terroristica, sono stati disposti 21 posti di blocco sulle strade della provincia.

Va subito detto che se confrontiamo i dati dello stesso periodo degli ultimi tre anni, tendenzialmente il numero dei reati in generale commessi nella provincia è in evidente diminuzione (da circa 13.000 nel 2013-2014 agli attuali 10.620), in particolare le rapine, le estorsioni e i furti in generale. Fra questi ultimi, risultano invece stabili i furti in abitazione, attestati intorno a 1.150 per ogni annualità.

Nell’ultimo triennio si sono dimezzati anche i reati sessuali, così come sono diminuite drasticamente le richieste di ammonimento per condotte persecutorie. Non devono indurci all’ottimismo invece i diminuiti reati rilevati in materia di stupefacenti. In questo settore sappiamo onestamente che esiste un forte divario fra i reati accertati e la circolazione reale delle sostanze stupefacenti. E’ per questo che di recente abbiamo moltiplicato le attività di vigilanza per contrastare lo spaccio, e gli interventi di diffusione della legalità diretti ai giovani, anche mediante controlli mirati negli ambienti scolastici.

Quanto all’attualissimo problema dell’immigrazione, vale la pena di ricordare che su una popolazione provinciale di 311.000 abitanti, sono regolarmente soggiornanti in provincia 16.645 stranieri regolari, e che nel periodo in esame sono stati assegnati in totale a strutture dedicate del nostro territorio n. 737 chiedenti asilo. I numeri dunque riflettono una situazione tutt’altro che sproporzionata ed esasperante, che affrontiamo, come di consueto, con attenzione e rigore”.