Al Lingotto di Torino è intervenuta la senatrice abruzzese Stefania Pezzopane, ribadendo al sua convinta adesione al progetto di Matteo Renzi e rilanciando la necessità di lavorare per le zone del centro Italia colpite dalla duplice emergenza maltempo, terremoto.
“Una scelta felice ritrovarci qui al Lingotto. Siamo tantissimi e c’è un entusiasmo incredibile.Si respira aria buona, aria di comunità. Ci siamo rialzati, finalmente, dopo questi ultimi difficili mesi e si torna a sperare nel futuro” così ha dichiarato la senatrice Stefania Pezzopane fiera sostenitrice di Matteo Renzi al prossimo Congresso del Pd.
“Renzi è stato molto bravo – ha continuato la senatrice – ha rimesso su il suo popolo, ci sono tantissimi giovani e politici di grande valore, amministratori e sindaci, associazioni, esperienze di volontariato e sindacali. Mi sono divertita ed emozionata ad ascoltare gli interventi e lo sforzo collettivo di costruire in migliaia la mozione congressuale e poi il programma di governo. C’è anche l’Abruzzo ed ho avuto il piacere e l’orgoglio di essere chiamata a rappresentare la difficile situazione che vive la mia regione dopo le tragedie del 2009 e del 2016/2017”. Una presenza quella della senatrice abruzzese che dovrebbe servire, dunque, a non far calare l’attenzione sulle problematiche che ancora si stanno vivendo
“Sono intervenuta insieme alla presidente della Regione Umbria Katiuscia Marini, nel Workshop su territorio, ambiente dove si discuteva attorno alla parola chiave “terremoto”. Ho rilanciato le esigenze dell’emergenza , ma anche di un programma di grande prevenzione che vada oltre CasaItalia e che rafforzi l’efficace strumento del sisma bonus e del fascicolo del fabbricato. Inoltre – ha concluso la Pezzopane – mi sono battuta sulla necessità di aumentare le risorse e semplificare le procedure per realizzare rapidamente un grande programma di edilizia scolastica antisismica. Il congresso è appena iniziato e stiamo ricostruendo una rete fittissima. Chi ha abbandonato la barca per tatticismo e per la paura di affondare, dovrà ricredersi. Ripartiamo dal Lingotto, luogo simbolico del Pd. Luogo della fondazione culturale di un grande progetto politico. Di quel progetto e di quello che eravamo prima del PD, mi sento erede”.